UEFA 2020, Europei sostenibili

Per la prima volta gli Europei di calcio saranno itineranti: non ci sarà una sola nazione ospitante ma le competizioni si svolgeranno in 12 stadi sparsi per l’Europa. Una scelta sostenibile, che si affianca a investimenti in progetti di energie rinnovabili.

Saranno a novembre i sorteggi finali per gli EURO 2020, che per la prima volta in 60 anni si svolgeranno attraverso tutto il continente, ospiti di 12 città, tra le quali figura anche Roma come sede, tra le altre, della partita inaugurale. Le qualificazioni europee stabiliranno 20 squadre partecipanti e le rimanenti 4 si qualificheranno attraverso la UEFA Nations League, con gli spareggi nel prossimo mese di marzo 2020.

 

UEFA EURO 2020: gli stadi

Al Wembley Stadium di Londra saranno disputate la finale e le semifinali, una gara degli ottavi e tre gare della fase a gironi.

Ospiteranno tre gare della fase a gironi e un quarto di finale gli stadi di:

Baku, Azerbaijan (Olimpiya Stadionu),

Monaco, Germania (Fussball Arena),

Roma (Olimpico),

San Pietroburgo, Russia (Saint Petersburg Stadium).

Saranno sede di tre gare della fase a gironi e di un ottavo di finale gli stadi di:

Amsterdam, Olanda (Johan Cruijff Arena),

Bilbao, Spagna (Estadio de San Mamés),

Bucarest, Romania (Arena Nationala),

Budapest, Ungheria (Ferenc Puskás Stadium),

Copenhagen, Danimarca (Parken Stadium),

Dublino, Repubblica d’Irlanda (Dublin Arena),

Glasgow, Scozia (Hampden Park).

UEFA EURO 2020 e la sostenibilità ambientale

Circa 600.000 alberi saranno piantati nei 12 Paesi che ospiteranno le competizioni di EURO 2020 e sono previsti investimenti in progetti per energie rinnovabili, per compensare le emissioni di carbone legate ai viaggi che intraprenderanno tifosi, calciatori e staff UEFA per prendere parte alle partite.

Se da una parte, infatti, con la delocalizzazione delle competizioni non è stato necessario costruire nuovi stadi né realizzare imponenti infrastrutture, dall’altra saranno necessari continui spostamenti per atleti e team, come anche per i tifosi. Per questo, UEFA investirà in progetti di energia rinnovabile in partnership con South Pole per compensare le stimate 405.000 tonnellate di carbone prodotte dai viaggi. Come ha affermato il Presidente UEFA Aleksander Čeferin, “la UEFA prende molto seriamente la sua responsabilità ed è giusto compensare le emissioni di anidride carbonica causate. Lavorare con South Pole aiuterà a costruire progetti per energia rinnovabile gold standard, che rappresenteranno un valore aggiunto duraturo per il pianeta”.