Riqualificazione dell’impianto di Freestyle a Sauze d’Oulx (Torino)

L’obiettivo fondamentale dell’intervento è quello di recuperare un sito ex olimpico ormai inutilizzato da tempo, realizzando un centro sportivo che possa essere utilizzato stagionalmente per la preparazione precampionato da squadre di calcio professionistiche (anche straniere in quanto la località turistica di montagna è da sempre frequentata da club e da inglesi) con lo scopo di incentivare il turismo nella zona, nel rispetto del territorio locale, con un progetto partecipato e condiviso con il Comune.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 317

Il progetto definisce nel dettaglio tutti gli ambiti di progetto, le misure di salvaguardia ambientale, nonché le specifiche funzionali e prestazionali, compreso gli interventi e misure compensative dell’impatto territoriale e delle opere connesse, necessarie alla realizzazione.
L’ambito di intervento si colloca su una porzione dell’ex stadio olimpico del Freestyle (che è stato di recente completamente smantellato) ai limiti del concentrico di Sauze d’Oulx sul versante rivolto a nord-ovest rispetto all’abitato accessibile dalla SP 214.

I professionisti, (aggiudicatari dell’apposito bando europeo per servizi di ingegneria) hanno effettuato il rilievo puntuale dell’area mediante stazione totale (modello Leica TS 15 precisione angolare 3 secondi) e GPS (modello Leica GPS 900 collegato alla rete Nazionale di stazioni permanenti GNSS) al fine di rilevare i punti nelle zone critiche e con fitta vegetazione.
Con la stessa strumentazione sono stati costituiti gli appoggi necessari al successivo rilievo aerofotogrammetrico eseguito con Drone multirotore (modello DJI F550 dotato di fotocamera ad alta risoluzione) e laser scanner terrestre. Tale metodologia ha permesso di ottenere un rilievo di elevato dettaglio che ha permesso di restituire lo stato reale dei luoghi.
Il progetto è stato sviluppato evidenziando i caratteri generali della nuova soluzione metaprogettuale, a seguito di elaborazioni attraverso schizzi e studi di soluzioni architettoniche originali e coerenti con l’architettura sportiva di montagna, condivise con la Stazione di Committenza.

Il progetto
L’occasione del progetto per la realizzazione di un nuovo impianto sportivo di montagna, in un ex sito olimpico da riqualificare, costituisce un’importante opportunità progettuale di architettura alpina sportiva.
La soluzione specialistica è stata finalizzata alla ricerca dell’equilibrio morfologico e tecnico aderente alle delicate caratteristiche del sito – nel rispetto dei peculiari requisiti prestazionali sportivi – ma con la massima attenzione, in particolare, per gli impianti definiti “di montagna in quota”, valutando tutti i parametri micro-macro ambientali conseguenti alle diverse sensibilità dei luoghi e dell’ambiente. Importante è risultata la ricerca, oltre a quella visiva, anche documentale, finalizzata a riscoprire i segni del paesaggio lasciati dalle architetture originarie, anche di quelle rurali in quanto perfettamente mitigate nei colori dei materiali naturali (pietra, legno, verde ecc.) con forme delle coperture mitigate dall’uomo in ragione delle condizioni climatiche (azioni del vento, neve, sole, ecc).
L’intervento progettato prevede la realizzazione di un impianto sportivo per il gioco del calcio su manto sintetico di “livello professional LND con prestazioni di eccellenza” da destinare ad eventi sportivi estivi tipo stages di squadre professionisti. L’impianto è costituito da un campo da calcio a 11 di dimensioni regolamentari con manto in erba sintetica, tribuna per il pubblico da 400 posti, servizi di supporto per l’attività sportiva e per il pubblico (corpo club house – spogliatoi atleti, servizi igienici, spogliatoi istruttori/giudici di gara, locale infermeria, servizi per il pubblico), locali tecnici, due locali a disposizione (utilizzabili a magazzino comunale), parcheggi. Sono inoltre previsti: le sistemazioni esterne, l’ampliamento della strada di accesso, gli allacci infrastrutturali.
L’impianto sportivo in progetto è conforme alle norme CONI ed è classificabile come impianto sportivo agonistico. In merito a tale classificazione occorre, tuttavia, illustrare alcune considerazioni.
1) In relazione alla localizzazione dell’opera in località montana a circa 1500 m s.l.m. l’impianto è altresì inquadrabile come struttura turistica-stagionale in quanto l’utilizzo sarà prettamente estivo e per stages sportivi destinati anche a importanti club stranieri.
2) La realizzazione di un impianto di livello agonistico risponde alle esigenze dell’Amministrazione Comunale che ha posto come obiettivo fondamentale dell’intervento quello di realizzare un centro sportivo che possa essere utilizzato da squadre di calcio professionistico con lo scopo di incentivare il turismo nella zona, nel rispetto del territorio locale, con un progetto partecipato e condiviso.
Nella ideazione del layout, con la localizzazione dei vari spazi funzionali, è stata presa in massima considerazione la morfologia dei luoghi al fine del massimo contenimento dei volumi di scavo e reinterri, tenendo conto, nello stesso tempo, delle esigenze connesse all’accessibilità e fruibilità da parte dei diversi utenti, di quelle relative alla sicurezza nell’utilizzo (viabilità, aree richieste dalla normativa di sicurezza, aree di sosta, ecc.), oltre alle esigenze connesse agli aspetti gestionali e manutentivi.
Le aree adibite a spazi per l’attività sportiva e spazi per il pubblico risultano completamente recintate con soluzioni ambientali leggere.
L’impianto sportivo è dotato di idonee aree destinate al parcheggio dei mezzi di trasporto dei diversi utenti. Tali aree sono state dimensionate tenendo conto dell’importanza e delle modalità di utilizzo dell’impianto sportivo oltre che delle abitudini locali.

Lo spazio per l’attività sportiva risulta funzionalmente collegato ai servizi di supporto consentendo un agevole utilizzo; a tal fine, nella definizione del layout di progetto sono stati evitati collegamenti con dislivelli tra i due ambiti.
L’asse principale del campo di calcio risulta correttamente orientato nella direzione nord-sud in conformità alle norme CONI e al regolamento federale FIGC; le segnature del campo sono conformi al regolamento federale FIGC per una dimensione di 65×105 m oltre alle fasce di rispetto piane e libere da qualsiasi ostacolo per 3,50 m sui lati corti e 2,50 m sui lati lunghi (distanza rispettata anche in corrispondenza delle panchine in quanto il loro alloggiamento è stato previsto in nicchie ricavate nella recinzione perimetrale).
Il manto di gioco è previsto in erba sintetica (altezza filato 60 mm) con intaso di stabilizzazione in sabbia silicea omologata e intaso prestazionale in granuli di gomma elastomerica e requisiti prestazionali con drenaggio verticale di profondità 44 cm.
Le caratteristiche di illuminamento artificiale sono conformi alle norme CONI (livello 2 attività agonistiche a livello locale), ottenute mediante un impianto di illuminazione costituito da 4 torri faro da 20 m con proiettori a led. Le accensioni sono parzializzabili.
Gli spogliatoi atleti sono suddivisi in 4 unità organizzate a due a due con interposto il blocco servizi igienici: tale schema distributivo tiene conto della contemporaneità e dell’avvicendamento di più squadre e conferisce all’impianto una maggior flessibilità di utilizzo e la possibilità di più configurazioni di gestione delle attività.
Sono inoltre previste due unità di spogliatoi giudici di gara/istruttori.
Il nuovo fabbricato servizi-spogliatoi è stato previsto con tipologia a sviluppo su due livelli per garantire l’ottimizzazione degli accessi atleti direttamente in quota al campo gioco e garantire nel contempo al piano sottostante l’accesso con automezzi ai locali di ricovero a disposizione del Comune. La struttura sarà costituita da fondazioni in c.a. a platea, strutture in elevazione in c.a, solai intermedi in predalles, e struttura di copertura principale e secondaria in travi in legno lamellare. Le pareti perimetrali saranno rifinite esternamente con soluzioni con cemento armato faccia a vista, listelli in legno (per la protezione dei serramenti nel periodo invernale di non utilizzo), inserti in pietra e sistemi di copertura e facciate con finitura in lamiera di zinco-titanio. Le pareti perimetrali saranno realizzate con sistemi a telaio in legno coibentati. All’interno sarà realizzata una controparete in cartongesso coibentata. I tramezzi interni saranno realizzati con componenti a secco con sottostruttura metallica e tamponamenti in lastre di cartongesso di tipologia idonea agli ambienti in cui saranno collocati (per ambienti asciutti, umidi). I serramenti saranno con telaio in alluminio e specchiature opaline di sicurezza. Le pavimentazioni saranno di adeguato grado antisdrucciolo rapportato alla tipologia di ambiente (asciutto, bagnato); in particolare è prevista la finitura in piastrelle in gres per i locali interni, legno composito per il camminamento del ballatoio, e battuto con inerti a vista per gli altri camminamenti.
Le operazioni di conduzione e manutenzione ordinaria saranno facilmente eseguibili, grazie alle caratteristiche di costruzione dell’impianto, con tempi di esecuzione contenuti e limitato impiego di personale.
La struttura di copertura della tribuna è costituita da fondazioni in c.a. a trave rovescia, strutture in elevazione in c.a. (setti) e legno lamellare (puntoni), copertura con travi in legno lamellare con copertura in lamiera grecata coibentata. I fabbricati adibiti a servizi per il pubblico e logistica/biglietteria, sono previsti con finiture analoghe a quelle del fabbricato spogliatoi sopra descritte.

L’impiantistica
Trattandosi di struttura stagionale estiva, gli impianti termofluidici comprendono principalmente l’impianto di produzione ACS e la distribuzione e l’impianto fognario.
La produzione dell’acqua calda sanitaria avverrà all’interno di un bollitore con serpentini interni collegati a una pompa di calore aria/acqua e ad un impianto solare termico costituito da collettori piani posizionati sulla copertura dell’abbaino.
Ne consegue il soddisfacimento dei parametri minimi di normativa imposti dal Dlgs 28/2011 con una percentuale di copertura del fabbisogno di acqua calda sanitaria attraverso fonti rinnovabili maggiore del 60%. I locali spogliatoio presentano rapporti aeroilluminanti superiori a 1/8 della superficie in pianta dei locali; non si reputa pertanto necessaria l’installazione di un impianto di trattamento aria, salvo un’estrazione forzata dagli ambienti doccia e wc. È previsto un trattamento di addolcimento e di condizionamento chimico dell’acqua potabile.
Da un confronto con gli enti preposti alla gestione dei sottoservizi e dall’analisi della cartografia tecnica ricevuta risultano necessarie opere di urbanizzazione secondaria ad integrazione delle reti comunali esistenti per quanto concerne la rete acqua potabile e la rete fognaria acque nere.
Gli scarichi acque nere e grigie sono convogliati in un impianto di depurazione costituito da fossa settica bicamerale e filtro percolatore.
L’acqua piovana viene raccolta in una vasca di accumulo e riutilizzata per l’irrigazione del campo da calcio. La parte eccedente viene dispersa nel terreno tramite opportune trincee drenanti appositamente predisposposte.
Al fine del risparmio sulla produzione di energia con l’adozione di fonti energetiche rinnovabili il progetto prevede la generazione di calore tramite pompa di calore ad alimentazione elettrica, l’impianto solare termico a svuotamento.

Problemi geotecnici
A seguito dei numerosi sopralluoghi sull’area con rilievo dettagliato di tutto l’ambito in oggetto, oltre che dalla valutazione globale di tutti i microindicatori ambientali e infrastrutturali derivanti dalla delicata peculiarità geomorfologica e di stabilità del sito proposto nel progetto di fattibilità sono emerse macroscopiche esigenze di dettaglio per gli aspetti di contenimento del terreno e sistemazione dei versanti.
In considerazione degli importanti interventi di movimentazione con riporti di terreno che saranno necessari al fine di rendere il campo calcio complanare e prestazionale nel tempo secondo i parametri di omologabilità previsti dal Regolamento LND, sono stati previste opere di contenimento verso valle con soluzioni di ingegneria naturalistica (terre armate) di migliore mitigazione ambientale. In prossimità del corpo servizi-spogliatoi, sono invece previsti alcuni muri contro terra in c.a. parzialmente rivestiti e gabbie con pietre oltre i rilevati verdi, per contenere il terreno in corrispondenza del dislivello tra il piano campo ed il parcheggio sottostante.
Sono previste inoltre tutte le sistemazioni indotte che risultano necessarie (sia alla funzionalità gestionale-manutentiva che per un utilizzo in sicurezza) comprensiva delle opere di drenaggio e di contenimento del terreno in raccordo con i diversi piani e livelli dei versanti e degli interventi di sistemazione a verde di mitigazione ambientale con piantumazione di essenze autoctone e arredi e manufatti microambientali di completamento funzionale.