Proseguiamo con questa seconda parte l’analisi della comprensione e redazione del PIANO ECONOMICO FINANZIARIO (PEF) quale documento obbligatorio nelle operazioni di partenariato pubblico privato, ma di rilevanza strategica per l’avvio della gestione operativa di un impianto sportivo, sia pubblico che privato, con un approccio manageriale responsabile.
Colloquio con Giuseppe Anastasi di Fratelli Anastasi Impianti Sportivi
L’impegno per la rigenerazione urbana, quando scende alla scala locale si rende esplicito nei singoli interventi che un’azienda di lunga esperienza come Fratelli Anastasi sta svolgendo a favore delle fasce più sensibili della popolazione: quella scolastica da un lato e quella dei reclusi nelle case Circondariali dall’altra.
A colloquio con Alessandro Chiappa di Bureau Veritas
La costruzione di un nuovo impianto sportivo o un intervento di riqualificazione dell’esistente rappresenta un grande valore per la collettività: per gli utenti, che godono di nuove o più moderne infrastrutture e luoghi di aggregazione; per le pubbliche amministrazioni, che offrono una risposta alle esigenze dei cittadini, di natura sportiva, ricreativa, sociale e culturale; per i privati, che concretizzano nuove opportunità di business in un mercato – quello dello sport e più in generale del benessere – molto appetibile ed in continua crescita.
Il “Piano Economico Finanziario” nelle operazioni di partenariato pubblico privato
Il piano economico finanziario, sopratutto se supportato dal business plan, è uno strumento di “controllo di gestione” che informa l’azione futura consentendone, con un adeguato monitoraggio, l’analisi degli scostamenti dei risultati ottenuti rispetto ai dati previsionali, utile per adeguare le scelte operative successive.