Manerba del Garda (Brescia): Impianto privato di atletica leggera

A corredo di una villa sulle colline del Garda sono state realizzate, in piena vista lago, alcune attrezzature sportive con superfici sintetiche di altissima qualità.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 337

Su un terreno di circa un ettaro, sulla sponda bresciana del Lago di Garda a circa 400 metri dal lago, una villa risalente agli anni ‘70 è stata oggetto recentemente di un’attenta ristrutturazione ed ampliamento, in parte dedicato alla creazione di un bed and breakfast con quattro camere ampie e spaziose e ben accessoriate.
Il proprietario, che vanta un passato di ex saltatore in lungo e di amante dell’atletica leggera (tuttora da lui praticata nelle categorie master), racconta di avere sempre avuto un sogno nel cassetto: quello di realizzare una struttura sportiva ad uso personale, ma aperta anche agli amanti dello sport.
Ecco allora che, a corredo della struttura ricettiva, sono state realizzate alcune attrezzature sportive, con piena vista lago, che saranno gestite da un’associazione culturale e sportiva, e il cui accesso per gli appassionati sarà volutamente gratuito.

L’intervento di maggior prestigio è la pista di atletica per la velocità breve e la corsa ad ostacoli, dotata di quattro corsie, della lunghezza di 99 metri, su cui è possibile praticare la corsa veloce (60 ed 80 metri).
Affiancata a questa, una pedana bidirezionale per il salto in lungo e triplo, in fase di omologazione.
A completamento della dotazione è stato realizzato un campo da tennis con superficie sintetica, e un campetto polifunzionale su cui si può praticare il salto in alto ma anche il calcetto.
Sul perimetro degli impianti sportivi si snoda un percorso vita, della lunghezza di circa 400 metri, con la possibilità di svolgere anche esercizi ginnici e di pesistica.

La superficie sportiva per l’atletica

Le superfici sportive sono state realizzate con materiali sintetici di altissima qualità.
La pavimentazione del rettilineo di atletica, di tipo impermeabile, è realizzata con un manto sintetico di tipologia mista multistrato sandwich, dello spessore di 13,5 mm. Il manto è composto da due strati, il primo di spessore 10 mm, realizzato con telo prefabbricato in gomma nera ad alta densità incollato al sottofondo mediante collanti poliuretanici; questo è stato completamente impermeabilizzato con una resina poliuretanica bicomponente colorata mentre il secondo strato è costituito da una stesura di liquido poliuretano bicomponente autolivellante e semina di granuli di termopolimero EPDM colorato per uno spessore 3,5mm.
Tale pavimentazione sportiva, con caratteristiche fisico meccaniche secondo Regolamento Tecnico Fidal/WA (ex IAAF) (riduzione della forza Ka tra il 35 e il 50% e deformazione verticale tra valori di 0.6 e 2.5 mm) è classificata di Tipologia di Fascia 1 in base alla Circolare Impianti Fidal 2019.

L’adattamento degli impianti al terreno

Dal punto di vista dell’ottimale inserimento paesaggistico, trattandosi di un contesto ambientale di elevato pregio e sensibilità visiva all’interno del parco delle Colline Moreniche del Lago di Garda, è stato approfonditamente studiato ante operam il corretto posizionamento della pista di velocità e dei relativi spazi dove insediare la pista di salto in alto ed il campo da tennis.
Dal rilievo topografico dell’area esistente si è ricavato un modello tridimensionale per prismoidi a facce triangolari (Digital Terrain Model) della superficie dell’intero lotto libero, su cui insediare l’impianto. Il posizionamento progettuale era condizionato sostanzialmente da due fattori: il primo, quello di trovare una posizione altimetrica della pista che risultasse soddisfacente ai limiti normativi del vincolo paesaggistico ex D.Lgs 42/2004 (coni di visuale ottica, presenza di alberi di pregio da salvaguardare, distanze, materiali da impiegare, colori, etc.). Il secondo di natura geometrica, ovvero, atteso che la lunghezza della pista era limitata ovviamente anche dalla lunghezza massima del lotto a disposizione, ed in considerazione del primo vincolo citato, per modelli successivi e modifiche del piano di imposta degli scavi si è trovata la soddisfazione di entrambi i fattori calcolando che gli sterri compensassero i riporti.
Il tutto ottimizzato raccordando la parte in rilevato (a sua volta costituito mediante la formazione di una stratigrafia materica che peraltro, oltre al terreno vegetale instabile, vede impiegate ottimamente anche per fattori di consolidamento e staticità del sottofondo le MPS certificate) all’ampio giardino esistente.