Nuova palestra scolastica di Buttapietra (Vr)

La nuova palestra scolastica di Buttapietra, in provincia di Verona, è stata progettata in maniera sostenibile, come spazio non solo sportivo ma di formazione e aggregazione.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 353
palestra scolastica di Buttapietra

Una nuova palestra scolastica è stata progettata e realizzata a Buttapietra, in provincia di Verona: un’opera architettonica che ha l’obiettivo di essere un riferimento sia in termini di tecnicismi e rispetto di parametri tecnici sia in termini di creazione di ambienti sostenibili, positivi e armonici.

Un tema apparentemente semplice come quello della palestra scolastica viene affrontato dal progettista sotto l’aspetto delle emozioni che il nuovo spazio può generare e della capacità di essere spazio di aggregazione e formazione per i giovani utenti. Con lo sguardo rivolto comunque alla sostenibilità.

(di Gianluca Perottoni di ViTre Studio)

L’obiettivo del progettista è quello di definire un organismo architettonico che l’utente possa riconoscere come proprio e di cui si possa sentire orgoglioso.

L’approccio progettuale a una nuova opera architettonica, in particolare un edificio pubblico sportivo, che sia anche centro ricreativo e formativo, la cui specificità influirà senza dubbio sulla formazione e sull’attività fisica-ricreativa dei giovani e della collettività di Buttapietra, non è soltanto rivolto all’osservanza di parametri tecnici, quali il rispetto di normative e di regolamenti, ma è soprattutto finalizzato a creare un’armonia di luoghi e ambienti capaci di suscitare emozioni positive e di creare spazi di aggregazione in cui le nuove generazioni e non solo, possano crescere, formarsi e apprendere.

La realizzazione di spazi ben distribuiti, curati, saggiamente orientati ed illuminati dalla luce naturale, posizionata in modo da non abbagliare gli atleti che vi praticano l’attività sportiva, nonché l’introduzione di tutto quanto riguarda il rispetto ambientale, il contenimento del consumo energetico, senza dimenticare le accortezze per ridurre i costi di gestione e manutenzione, combinato con una buona razionalizzazione dei percorsi e l’eliminazione degli sprechi, sono le basi fondamentali a cui si riferisce la proposta progettuale, in cui la percezione della luce, degli spazi verdi esterni, del paesaggio circostante, visibile dal campo di gioco, giocano un ruolo propositivo, dove il collegamento diretto con l’edificio scolastico adiacente, ma anche un ingresso autonomo ed indipendente per gli atleti, crea un ambiente accogliente e intrinsecamente formativo.

Questi luoghi saranno inoltre flessibili e in grado di sapersi adeguare all’evoluzione delle esigenze soprattutto sportive e scolastiche, culturali e di intrattenimento della collettività di Buttapietra, ricchi di spazi che facilitino l’aggregazione e la socializzazione delle nuove generazioni sportive e non solo.

Per conoscere le necessità e le aspettative di una collettività, non solo rivolte a chi attualmente lo utilizza, ma che siano anche nelle condizioni di soddisfare le esigenze di futuri fruitori è necessaria un’analisi approfondita e dettagliata delle aspettative e dei reali bisogni della comunità.

Il progetto vuole essere esempio di buona costruzione, ma anche di facile gestione e manutenzione, di come si risparmia e si crea energia (il fotovoltaico è stato previsto integrato nella copertura con bassa inclinazione ed esposizione verso sud), di come l’uomo intelligentemente sa realizzare e costruire nel rispetto dell’ambiente e del futuro, pensando anche a quando questo edificio, alla fine del suo ciclo di vita, verrà demolito e quindi riciclato, pratica comune ormai da anni in molti paesi della Europa del nord, dove il virtuoso sistema di riciclare gli edifici è regolamentato dalla legge.

Criteri di progettazione della palestra scolastica di Buttapietra (Vr)

L’idea progettuale nasce dalla convinzione che l’area si adatti perfettamente alla localizzazione di una struttura sportivo-ricreativa, facilmente accessibile a piedi e in bici, attraverso la nuova pista ciclabile e ben collegata alla adiacente scuola ed agli spazi pubblici esistenti.

Propone quindi una rilettura complessiva del tessuto urbano e dei tracciati regolatori che lo hanno generato, tenendo conto e mettendo sempre in primo piano il percorso dell’illuminazione solare e la disposizione separata di accessi carrai e percorsi pedonali. L’area d’intervento sorge accanto al complesso scolastico esistente, a ridosso del canale irriguo e della strada comunale di accesso principale posta a sud.

In questa area ristretta, ma sufficiente, trovano posto la nuova palestra – palazzetto dello sport (utilizzabile anche per altri tipi di manifestazioni sportive agonistiche culturali e di spettacolo) ed al piano primo una futura sala polivalente, anch’essa autonoma e dotata di due spogliatoi divisi per sesso, che per ora resterà al grezzo. Esternamente sono previsti e differenziati i parcheggi per gli atleti da quelli per il pubblico e l’accesso diretto coperto con l’adiacente scuola.

Il terreno naturale dell’area si trova a circa 1,5 m in meno rispetto alla quota della via di accesso principale e dell’adiacente scuola: questo ha consentito di impostare la quota base del campo da gioco e degli spogliatoi della palestra alla quota effettiva del terreno, consentendo l’accesso diretto in quota dalla strada esistente alle tribune, in modo da poter accedere direttamente in piano alla zona del pubblico e spettatori.

Per accedere ai campi da gioco ed alla zona spogliatoi, posizionati a quota -1,50, è stato previsto un sistema di rampe esterne, abbinate a un sistema di scale esterne che collega sia la zona spogliatoi, sia la zona al primo piano posta sopra gli spogliatoi, destinata alla realizzazione della futura sala polivalente.

Qualità architettonica della palestra scolastica di Buttapietra (Vr)

Un edificio non può accontentarsi di soddisfare solamente criteri funzionali e prestazionali. La cura di dettagli, materiali e impianti per quanto fondamentale non è sufficiente per definire un’architettura rappresentativa della comunità, formativa e piacevole per l’utente.

Partendo dall’assunto che lo spazio ha un’influenza fondamentale sulla persona, e tanto più se si considera il giovane utente finale di questo progetto, una grande attenzione è posta sul modo in cui lo spazio è vissuto e su quello da cui è costituito.

Nel progetto quindi l’eccellenza tecnica, fondamentale per un edificio che voglia affrontare le sfide del terzo millennio con costi energetici vicini allo zero, diventa funzionale ad una qualità dello spazio formata dai materiali e dalla gestione degli spazi e la loro interazione.

Inoltre lo studio del colore e il rapporto tra gli spazi sono il punto di partenza per una qualità architettonica che sia percettiva e non solo formale.

Basti pensare come il colore caratterizzi gli spazi, allo stesso tempo armonizzando le diverse funzioni tra di loro e dando ad esse un’identità specifica. Allo stesso tempo i materiali vengono utilizzati per raggiungere quei principi di sostenibilità e alta prestazione che devono essere alla base di qualsiasi nuova architettura. Per questo quindi i dettagli sono studiati non solo per la loro funzione tecnica e prestazionale ma anche tattile ed esperienziale, sempre con un occhio di riguardo alla manutenzione, gestione ed efficienza.

Queste caratterizzazioni di forma e colore contribuiscono in termini più generali a creare l’identità dell’edificio, quindi una sua immediata riconoscibilità ed un senso di relazione tra esso, la comunità creatrice e i suoi fruitori.

Un altro aspetto importante per la qualità degli spazi e la loro fruizione è la luce naturale; come già detto le facciate vetrate a nord e sud, poste sotto la grande tettoia dell’ingresso del pubblico e quindi schermate dalla luce diretta, contribuiscono in maniera fondamentale a portare la luce all’interno del palazzetto, senza creare abbagliamenti per chi pratica l’attività sportiva.

Come detto più volte, si è voluto definire l’identità della nuova palestra scolastica – palazzetto sportivo di Buttapietra in gran parte attraverso dettagli estetici e formali. Ciò si declina nel rivestimento policromo della facciata, caratterizzato da un sapiente gioco di colori, nei materiali e nei colori degli spazi interni che sono così chiaramente definiti e creano un ambiente confortevole ed insonorizzato e nei dettagli delle finiture.

Distribuzione degli spazi della palestra di Buttapietra (Vr)

Dall’ingresso per gli atleti, al piano terra, si trovano due spogliatoi per gli atleti e due per gli insegnanti e/o arbitri, divisi per sesso, infermeria e deposito, con accesso diretto in piano al campo da gioco.

Gli ingressi al locale palestra sono stati tenuti divisi tra atleti e pubblico, come richiesto dalle normative sugli impianti sportivi aperti al pubblico anche in orario extrascolastico.

Le tribune destinate al pubblico per 150 posti a sedere sono localizzate in adiacenza al campo e sono dotate di idonea seduta continua, molto funzionale, comoda e utilizzabile anche dai più piccoli.

Da qui si può godere comodamente le manifestazioni sportive e di altra natura con accesso direttamente in piano dai piazzali posti a sud.

Il piano primo, come già detto, per motivi di budget rimane per ora al grezzo.

Materiali e finiture

Ripetendo quello che si è detto sopra, la definizione di materiali e finiture per la palestra scolastica di Buttapietra è stata scelta in modo da evitare l’anemia rilevata in molti edifici pubblici italiani.

La scelta di materiali e finiture è fondamentale per la definizione di uno spazio con un buon livello di comfort e che sia piacevole e caratterizzato; influisce però anche su altri aspetti dell’edificio come la necessità di manutenzione, la durata nel tempo, l’efficienza energetica, il livello di comfort e di sicurezza, senza dimenticare l’anti vandalismo.

La pavimentazione della palestra scolastica, prevista inizialmente in gomma, è stata realizzata con parquet in legno di faggio di tipologia adatta al riscaldamento tramite pannelli radianti (Adithermo). La superficie delle tribune è stata trattata con rivestimento elastico tipo Mapecoat e quindi con finitura colorata in Mapecoat TNS.

Il solaio di copertura, dotato delle adeguate pendenze verso l’esterno, è dotato di sistema isolante coibente realizzato con polistirene espanso estruso (20 cm) e finitura in guaina di colore bianco certificata B-Roof.