Speciale pavimentazioni multisport: le pavimentazioni sportive

La scelta della pavimentazione sportiva è fondamentale per garantire la risposta elastica e il grip adeguati allo specifico tipo e livello di pratica sportiva.
Le Federazioni Sportive danno le indicazioni sui materiali da utilizzare per ciascuna disciplina, mentre le Norme Coni dettano criteri di scelta in assenza di specifiche prescrizioni federali; tuttavia la tipologia di pavimentazione non è un dato sufficiente
per effettuare la scelta fra i materiali disponibili.
In questo speciale offriamo una panoramica sulle norme e sulle tipologie
di pavimentazioni con particolare riferimento a quelle su cui è praticabile una pluralità
di sport, come avviene nelle palestre e nei palazzetti.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 343
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Madrid, partita di volley femminile prima divisione, 24 ottobre 2020 (foto Alberto Gardin /Shutterstock).

Cosa sono

La varietà di pavimentazioni sportive per campi da gioco presenti sul mercato è molto ampia, con una vasta scelta tra materiali, comfort e prestazioni. Per potersi orientare correttamente nella scelta della pavimentazione sportiva più idonea è innanzitutto necessario tenere conto degli utilizzi a cui è questa è destinata.
Per tutte le pavimentazioni sportive il requisito fondamentale è comunque la sicurezza d’uso che deve assicurare una serie di prestazioni stabilite dalle norme emanate in materia. Le caratteristiche di elevata elasticità sono, ad esempio, fondamentali per discipline come il basket e il volley, dove l’elevazione dell’atleta è direttamente correlata alla prestazione sportiva. Altri sport, come il calcetto o l’hockey, richiedono, invece, una maggiore resistenza all’usura. Sempre più spesso inoltre, strutture nate per la pratica sportiva come palestre e palazzetti ospitano eventi culturali o extrasportivi che richiedono alla pavimentazione di sopportare la presenza di moltissime persone ed essere nuovamente idonea, in breve tempo, all’utilizzo per la pratica sportiva.

La biomeccanica

La prestazione sportiva è funzione di diversi fattori che interagiscono tra loro in modo complesso, e che coinvolgono parimenti tutti gli elementi in gioco: il piede, la calzatura e la pavimentazione.
L’azione meccanica complessiva dei tre elementi consiste nell’assorbire l’energia generata nell’impatto del piede calzato con il suolo, immagazzinarne una parte sotto forma di energia elastica, e trasmettere attraverso la spinta la forza generata dai muscoli.
In ciascuna disciplina questo avviene in modo diverso, più o meno dinamico, lento o veloce, equilibrato o instabile.
Il carico che grava sul piede e sulle sue articolazioni dipende dal maggiore o minor attrito tra la suola della scarpa e la superficie: in caso di superfici che consentono minore possibilità di scivolamento sarà maggiore il carico sul sistema in seguito a brusche frenate o cambi di direzione.
È quindi importante che l’atleta indossi la scarpa più adeguata in relazione all’attività svolta, ma anche che la pavimentazione abbia caratteristiche tali da collaborare efficacemente all’ottimizzazione del sistema.

Il ruolo del progettista

Assodata l’importanza sostanziale del tipo di pavimentazione all’interno dell’impianto sportivo, dovrebbe essere definita sin dalla progettazione il tipo di prestazione richiesta, cosa che determinerà la scelta della superficie.
Nell’analisi tra costi e benefici di ciascuna soluzione possibile, rientrerà non solo il costo iniziale ma anche l’onere della successiva gestione e manutenzione, nonché i benefici corrispondenti all’utilizzo, in termini di durata, livello di attività, multifunzionalità.
Come per tutti i progetti, i dettagli costruttivi, le modalità di realizzazione, e la corretta messa in opera (planarità, pendenze, permeabilità e smaltimento delle acque superficiali se l’impianto è outdoor) saranno garanzia di un utilizzo rispondente, nel tempo, alle aspettative.

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