La centralità del progetto. Intervista con riflessioni dell’architetto Paolo Pettene

Speciale Efficienza Energetica.
Il tema dell’efficientamento risulta sempre attualissimo e propedeutico alla ideazione ingegneristica per la riqualificazione e per il recupero delle numerose strutture destinate alle attività acquatiche e natatorie.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 336
Schizzo di Paolo Pettene (particolare).

Questo settore che garantisce il servizio pubblico in particolare deve essere sempre trattato da un team progettuale con competenze interdisciplinari, per ricercare le migliori soluzioni tecnologiche che dovranno essere caratterizzate dall’alta efficienza impiantistica ed energetica. Occorre viceversa evitare la tendenza, purtroppo in atto, di banalizzare gli interventi semplificandoli e parzializzandoli ad esigenze più commerciali che gestionali.

Con questo contributo viene ribadito e confermato il seguente concetto propedeutico: la centralità del progetto come base a qualsiasi intervento di efficientamento energetico.

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Questa della sostenibilità energetica e della riduzione dei consumi energetici rimane la condizione principale da perseguire per garantire una gestione equilibrata, anche in considerazione sia delle condizioni macroscopicamente energivore preesistenti, che in conseguenza dell’attuale grave situazione generata negli impianti sportivi natatori dalle misure anticovid-19 con la riduzione dei volumi di attività degli utenti.

Pertanto il progetto globale tecnico-economico dev’essere rivolto principalmente a proporre il repertorio dei diversi subsistemi, a partire dalla funzione basilare del trattamento e la sanificazione dell’acqua, utilizzando la componentistica di valore normativo e prestazionale (che sempre più spesso sono oggetto di evoluzioni tecnologiche da parte delle ditte specialistiche del settore piscine). Il mercato dei componenti propone attualmente un catalogo infinito di soluzioni sia nel campo delle tecnologie (sistemi di trattamento dell’acqua per rispetto dei parametri chimico-fisici a tutela dei bagnanti) che derivanti dalla tipologia costruttiva delle vasche, sia valutando soluzioni tradizionali realizzate in opera in cemento armato, sia con soluzioni prefabbricate in acciaio inox di alta protezione AISI, comprese le relative finiture e utilizzo di  materiali per i rivestimenti naturali e compositi prefabbricati, ecc.

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Occorre conoscere e scegliere gli elementi costruttivi per il perseguimento del risparmio energetico partendo dall’analisi preventiva dell’involucro edilizio, ad esempio combinando specchiature ad alta prestazione con serramenti a taglio termico con vetri strutturali a più camere a bassa emissività, interposti a tamponamenti esterni con pacchetti composti a secco rispondenti ai protocolli CAM.

Sempre più spesso vengono adoperati elementi di coibentazione ed isolamento ecosostenibile sia per l’impiego verticale che orizzontale delle vasche con rivestimenti sintetici ad alta tecnologia strutturale, con la messa in opera ad esempio della poliurea bicomponente posata a caldo.

In particolare, sosteniamo da tempo che occorre procedere con il recupero energetico di tutti i cosiddetti cascami energetici costituiti dall’aria e dall’acqua, che vengono generati negli ambienti acquatici indoor, utilizzando prevalentemente gli effetti dello scambio termico attraverso i sistemi innovativi derivanti dalle tecnologie sostenibili, cioè con l’impiego di fonti rinnovabili in combinazione di subsistemi passivi e/o attivi attraverso dispositivi impiantistici ad alta efficienza energetica. Ovviamente il tutto senza dimenticare mai l’estetica, la luminosità e l’igiene microambientale con la funzionalità e la sicurezza. Questo protocollo di intenti risulta fattibile con il coinvolgimento anche da parte delle ditte che producono la componentistica di designer, e del disegno industriale, nella ricerca dell’innovazione in una logica equilibrata tra architettura e strutture integrate agli impianti tecnologici.

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La ristrutturazione e la normalizzazione dei numerosi impianti pubblici spesso datati e obsoleti risultano un tema progettuale molto complesso e specialistico, che deve essere affrontato come già detto dal team specializzato di tecnici, per meglio risolvere la causa dei fattori di obsolescenza fisica e funzionale delle strutture preesistenti; spesso risultanti con vincoli normativi e ambientali di difficile risoluzione e non sempre rispondenti ai vigenti requisiti strutturali e sismici.

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I casi esemplificativi

Per meglio esemplificare il tema del recupero in un contesto di efficientamento energetico, vengono in questo contributo illustrati alcuni casi esemplificativi di recenti progetti dello Studio SdiA, riguardanti l’efficientamento di tre impianti natatori preesistenti, che sono stati oggetto di un percorso progettuale finalizzato ai protocolli Por-Fesr.

IMPERIA (SV)
IMPERIA (SV)

L’inefficienza degli impianti tecnologici ha, in particolare nei casi esposti, determinato un conseguente grave degrado delle strutture a diversa tipologia costruttiva, e gli impianti stessi sono stati oggetto di rifacimento completo, compresa la copertura con le tamponature perimetrali, per garantire i requisiti minimi di confort microambientale e di efficienza prestazionale.

Le modalità di progettazione illustrate sinteticamente evidenziano una sensibilità peculiare negli interventi di ristrutturazione di impianti natatori preesistenti, che evidenzia un modo di operare coerente con il tema dell’efficientamento energetico al fine di abbattere gli elevati consumi di energia termica ed elettrica e garantire le caratteristiche igienico-sanitarie e di sanificazione.

PRE-SAINT-DIDIER (AO)
PRE-SAINT-DIDIER (AO)

Altre tipologie di intervento finalizzate all’abbattimento per contenere in modo sensibile il costo dell’acqua di vasca sono risultate in conseguenza dei principali correttivi impiantistici e tecnologici quali ad esempio:  la rimodellazione con riduzione delle profondità vasche preesistenti (che nel recente passato venivano progettate e realizzate con altezze oggi non più adeguate alle moderne esigenze acquatiche e della sicurezza); all’esecuzione di sistemi radianti di riscaldamento a pavimento anche nelle spiagge perimetrali alle vasche con utilizzo di coibentazioni termiche; UTA con deumificatore e recuperatori vapori acquei; scambiatori termici acqua aria; pompe di calore con l’utilizzo di serramenti integrati ai pannelli fotovoltaici; cogeneratori; allacci a reti energia primaria teleriscaldamento (con declassamento CT); accumuli e regolazioni idrosanitarie; sistemi di illuminazione con controllo differenziati del flusso luminoso e lampade a led; ecc.

PORTOMAGGIORE (FE)
PORTOMAGGIORE (FE)

Ogni progetto dovrà essere sempre ingegnerizzato in modo globale con la programmazione del controllo remoto e domotico dei diversi sub sistemi impiantistici.

Generalmente gli impianti sportivi-acquatici meno recenti sono molto lontani da indici di prestazioni energetiche che si possono ottenere oggi con le nuove tecnologie a basse temperature abbinate alle Fonti Energetiche Rinnovabili. I risparmi conseguibili sull’energia per interventi di efficientamento energetico in queste strutture sono generalmente superiori al 50-60% con abbinamento di interventi sull’involucro (efficientamento passivo) e sugli impianti tecnologici (efficientamento attivo della conduzione e manutenzione).

Le proposte di intervento devono essere coordinate da un team di esperti in grado di affrontare il tema attraverso una metodologia che spazi su tutte le componenti coinvolte: involucro, impianti, materiali CAM, ricerca di finanziamenti dedicati (contributi in conto capitale da parte di Enti Europei, Nazionali, Regionali…). Il primo passo per individuare correttamente quali tipi di intervento intraprendere parte dallo studio delle nuove esigenze funzionali della struttura analizzata e prosegue con una valutazione preliminare attraverso una Diagnosi Energetica redatta da un tecnico EGE (Esperto in Gestione dell’Energia) certificato. Individuati gli interventi e stabilite le priorità in base alle fonti di finanziamento reperite si può dar corso ad una progettazione integrata che necessita di competenze multidisciplinari. Si fa presente che in generale i risparmi energetici conseguibili dopo tali interventi sono in grado di generare finanza per ripagare gli investimenti fatti.

I nuovi progetti di efficientamento energetico, oltre ai materiali e componenti ad elevate prestazioni per l’involucro ed alle nuove tecnologie adottate per la produzione e trasformazione dell’energetica, devono prevedere sistemi di monitoraggio in grado di garantire le prestazioni energetiche previste e permettere ai gestori un attento controllo dei parametri di funzionamento e dei costi di gestione. Funzioni attuabili mediante sistemi BEMS (Building Energy Management System) che attraverso un’interfaccia friendly permettono di tenere sotto controllo tutti gli impianti tecnologici della struttura. Esempio delle fasi operative di un sistema che permette di monitorare con continuità e secondo procedure stabilite o attraverso verifiche periodiche, lo stato di piena efficienza degli impianti, generando degli alert se qualche dispositivo o qualche consumo non è in linea con i valori preimpostati.

PISCINA TORRAZZA, TORINO
PISCINA TORRAZZA, TORINO

Questo articolo fa parte dello Speciale Efficienza Energetica / Tsport 336.

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