Milano-Cortina 2026

Speciale Ghiaccio 2020: 10 – Quello che ci lascerà la venticinquesima edizione dell’Olimpiade invernale, con pochissimi impianti da costruire ex novo: il focus su Milano città.

Il rapporto tra Milano e le Alpi: vista dal grattacielo Pirelli verso il Monte Rosa (foto BG/Tsport).

E così, abbiamo ottenuto la candidatura per la 25ma edizione dei giochi olimpici invernali, con il binomio Milano-Cortina, e con l’auspicio di rivivere i fasti di Torino 2006 evitandone però gli errori.

Come è noto (vedi dossier di candidatura), il masterplan dell’evento comprende 14 sedi di gara distribuite in quattro aree: Milano, Valtellina, Cortina d’Ampezzo e val di Femme.

Il nostro focus è oggi su Milano, dove sono previsti tre impianti di gara, uno dei quali – il PalaItalia – è l’unico che nascerà ex novo.

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Il PalaItalia a Santa Giulia

La struttura per l’hockey su ghiaccio, destinata al torneo maschile e a tutte le finali, sarà un impianto di livello mondiale, con una capienza di 15.000 spettatori; dopo i giochi è previsto il uso riutilizzo come spazio polifunzionale.

Il PalaItalia è un progetto privato, che rientra nell’ambito del Piano Integrato di Intervento dell’area urbana di Santa Giulia, denominato ufficialmente come PII Montecity-Rogoredo.

Il proponente (la società Risanamento Spa) potrà intervenire dopo che sarà effettuata la bonifica dell’area, occupata fino agli anni settanta dallo stabilimento Montedison e dalle acciaierie Redaelli e già oggetto nel tempo di diversi progetti di riqualificazione.

Nello scorso mese di maggio il complesso iter burocratico ha fatto un passo avanti con la pubblicazione (sul sito dedicato alle Valutazioni Ambientali Strategiche di Regione Lombardia) del Rapporto Ambientale e della proposta di variante urbanistica, cui dovrà seguire – dopo i tempi regolamentari di pubblicazione – l’approvazione.

Il progetto urbanistico complessivo è firmato da Foster+Partners, con una nutrita schiera di collaboratori. Progettazione e realizzazione del palazzetto sono affidate a Risanamento, che ha reso noto di aver siglato un patto con la società australiana Lendlease e la Ogv Europe Limited per la costruzione dell’impianto sportivo.

Immagini estratte dalla documentazione del PII Montecity-Rogoredo.

 

La Milano Hockey Arena (ex Palasharp)

In principio era il Palatrussardi, dal nome del primo sponsor: una struttura provvisoria realizzata dopo la nevicata del 1985 per sostituire il palasport crollato sotto il peso della neve; noto poi come PalaVobis, Mazdapalace, ed in ultimo Palasharp.

La struttura ha funzionato come tempio del basket e soprattutto per molti concerti, finchè – anche a causa di contenziosi con le proprietà vicine – venne chiuso nel 2011 e destinato alla demolizione; il Comune ne ha nel frattempo concesso l’uso alla comunità islamica come luogo di preghiera, diritto che scade – dopo un’ultima proroga – nell’ottobre di quest’anno.

Con la candidatura alle Olimpiadi del 2026, si è infine concretizzato il progetto di trasformarlo in una arena dell’hockey che dovrebbe ospitare, con 7.000 posti, le gare femminili. Dopo i Giochi, oltre allo sport (si parla di volley, scherma, equitazione), la nuova struttura potrà ospitare concerti ed eventi diversi.

Il percorso scelto dal Comune di Milano per la rinascita dell’ex Palasharp è quello del project financing. È stato infatti emanato nello scorso gennaio il relativo bando sulla base di una proposta da parte di TicketOne e Mca Events, comprendente la costruzione e la successiva gestione per 31 anni. Il bando, per la presentazione di eventuali proposte alternative (pubblicato sulla piattaforma SINTEL della Regione), è scaduto il 26 ottobre e deve anche affrontare un ricorso presentato dal gestore del Forum di Assago, la terza struttura milanese destinata ai Giochi del 2026 per il pattinaggio di figura e lo short track.

La documentazione è pubblicata sul sito SINTEL di regione Lombardia.

 

A margine: lo sci di fondo in città

Per concludere, usciamo nuovamente dal tema del ghiaccio riportando la notizia che nel prossimo mese di gennaio Milano ospiterà i Campionati italiani di sci di fondo, specialità sprint, promossi dall’associazione Cancro Primo Aiuto e dalla sua sezione sportiva Oltre CPA.

La pista sarà ricavata nel parco di Citylife, e sarà un anello innevato di 350 metri di lunghezza; la neve sarà prodotta artificialmente in loco e dopo le gare rimarrà a disposizione dei cittadini finché le temperature ne consentiranno il mantenimento.

Ricordiamo che già nel 2012 si svolse una tappa della Coppa del mondo al Parco Sempione. Gli organizzatori auspicano che le gare di gennaio possano essere seguite da altre di livello internazionale nella lunga corsa di Milano verso i Giochi Olimpici del 2026.

 

Vai agli altri articoli dello Speciale Ghiaccio 2020:

1 – Andar sul ghiaccio (in Italia, e oltre)

2 – Le piste natalizie e l’Ice Rink by the Sea

3 – Il ghiaccio sintetico: Santo Stefano d’Aveto

4 – Non solo ghiaccio: gli impianti di risalita nelle Dolomiti trentine

5 – Da Torino 2006 a Milano-Cortina 2026: vent’anni di Winter Olympics

6 – Torino 2006

7 – Vancouver 2010

8 – Sochi 2014 e PyeongChang 2018

9 – Pechino 2022