Speciale Manti in Erba per il Calcio – FIGC, le norme in Italia

Passando dal livello mondiale (FIFA), continentale (UEFA) a quello nazionale, la Federazione di riferimento per l’Italia è la FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio), che a sua volta rappresenta oltre 12.000 società affiliate.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 344
Bologna, stadio Dall’Ara, Serie A (foto BG / Tsport).

Il Regolamento del Giuoco del Calcio, edizione 2021 (curato dall’Associazione Italiana Arbitri), fa riferimento, ovviamente, alle decisioni dell’IFAB che, come abbiamo visto, ha il potere di stabilire qualsiasi modifica e innovazione delle regole del gioco del calcio a livello internazionale e nazionale.
La prima regola, riguardante la superficie di gioco, coincide con la regola base richiamata dalla FIFA:

  1. SUPERFICIE DEL TERRENO
    Il terreno di gioco deve avere una superficie di gioco interamente naturale o, se il regolamento della competizione lo consente, interamente artificiale, salvo che il regolamento della competizione consenta una combinazione integrata di materiali artificiali e naturali (sistema ibrido).
    Il colore delle superfici artificiali deve essere verde.
    Quando si utilizzano superfici artificiali in gare di competizioni tra squadre rappresentative di Federazioni affiliate alla FIFA o in gare internazionali di competizioni per club, la superficie deve soddisfare i requisiti del “FIFA Quality Programme for Football Turf”, salvo che l’IFAB non accordi una speciale deroga.

La FIGC pubblica il Manuale delle Licenze UEFA, che stabilisce i criteri per il rilascio, alle società sportive, della licenza necessaria per la partecipazione alle competizioni UEFA, redatti o in ottemperanza ai principi stabiliti nel “UEFA Club Licensing and Financial Fair Play Regulations” nell’edizione in vigore. Il manuale riporta i criteri infrastrutturali richiesti, appunto, dalla UEFA.
Ai fini dell’iscrizione ai campionati nazionali, invece, la FIGC pubblica il Manuale del Sistema per le Licenze Nazionali che fissa i criteri economico-finanziari, infrastrutturali e sportivi-organizzativi che le squadre devono seguire per partecipare.
Con lo specifico riferimento ai requisiti degli stadi “di casa”, il manuale riporta in allegato i Criteri Infrastrutturali per le tre serie professionistiche.
Per la Serie A, queste sono le prescrizioni relative al terreno di gioco:
Il terreno di gioco ed il campo per destinazione devono essere:
· in erba naturale oppure
· in erba naturale mista/rinforzata oppure
· in erba artificiale approvata dalla FIFA tramite il rilascio di apposita licenza per gare di campionati professionistici (FIFA Quality Pro); il solo campo per destinazione, se artificiale, deve comunque essere approvato da un laboratorio accreditato dalla FIFA tramite il rilascio di apposita licenza;
· dotati di superficie piana e regolare;
· di colore verde;
· in buone condizioni;
· dotati di un idoneo sistema di drenaggio;
· dotati di idoneo sistema di irrigazione che garantisca la maggiore uniformità possibile nella distribuzione dell’acqua.

Come sappiamo, attualmente nessuna squadra di serie A gioca su campi in erba sintetica.
Per le serie B e Lega Pro (ex C) sono indicate le stesse prescrizioni, con la sola differenza relativa al campo per destinazione per il quale non è richiesta l’approvazione di un laboratorio accreditato FIFA.
Anche sui campi di Serie B non si gioca sul sintetico puro; 26 campi sono in erba naturale e 11 in naturale rinforzato.
La parte di maggior importanza infrastrutturale riguarda però la dotazione dei posti per il pubblico e l’impianto di illuminazione, cosa che porta le squadre promosse a dovere spesso intervenire sul proprio stadio per adeguarsi: 16.000 posti è il minimo per la Serie A, 5.500 per la serie B e 1.500 per la ex C.
Considerata l’imprevedibilità di una promozione alla Serie superiore, il Consiglio di Lega può comunque concedere deroghe ai terreni di gioco nei quali sono in corso interventi di ammodernamento, ristrutturazione, ampliamento, finalizzati a renderli conformi ai Criteri Infrastrutturali, secondo un progetto approvato dagli enti competenti.