Sozzago (Novara): Una palestra polifunzionale per il sociale

Economicità di intervento e resa espressiva sono alla base di un progetto architettonico che coniuga la leggerezza di una tensostruttura con il blocco rigido dei servizi.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 330

La Polisportiva Sociale China e Pino Maffeo ASD/APS è una Onlus che opera da tempo nel sociale sul territorio della bassa novarese e dell’ovest Ticino. L’opportunità offerta dall’amministrazione comunale di Sozzago di poter fruire di un terreno ceduto in convenzione trentennale ha portato alla decisione di finanziare la costruzione di un piccolo centro sportivo polifunzionale per lo svolgimento di attività motorie / sportive / fisiche adatte anche a forme di disabilità oltre che di attività culturali, educative, formative, ricreative e di aggregazione sociale, specificamente orientato all’utenza dell’associazione, che potesse diventare un punto di riferimento sul territorio.
Non una palestra comune quindi, ma uno spazio in cui coinvolgere anche anziani, bambini, disabili: un luogo dove promuovere lo sport per tutti.

L’impostazione progettuale

Nel 2016 la Polisportiva affidò al progettista il compito di presentare una proposta adeguata al sito ed alle risorse disponibili.
È così cominciato il lungo iter progettuale ed autorizzativo che ha portato prima alla stipula della convenzione con il Comune di Sozzago per lo sfruttamento dell’area e poi all’ottenimento dei necessari permessi e che ha visto il coinvolgimento dei vari enti locali.
Oltre allo studio della miglior distribuzione funzionale anche in relazione ai regolamenti delle varie discipline sportive, lo studio ha condotto un’analisi delle possibili tipologie costruttive al fine di individuare la miglior soluzione tecnologica soprattutto per le parti in muratura in termini di prestazioni offerte, economicità e resa espressiva. Fin dalle prime proposte si è individuato come chiave del progetto l’utilizzo di materiali considerati poveri quali protagonisti del progetto architettonico attraverso il contrasto con altri materiali più nobili. Nella proposta finale l’utilizzo calibrato di materiali grezzi lasciati a vista si affianca all’uso del colore che pervade tutti gli ambienti.

L’area

L’area oggetto di intervento è situata ai margini del tessuto costruito del Comune di Sozzago, all’interno di una più ampia area di servizi sportivi già esistenti, quali un campo di calcio a 11 e relativo edificio spogliatoio ed un campo di calcio a 7. L’area è accessibile pedonalmente da nord dal centro di Sozzago (lo stesso accesso che conduce alle scuole) e tramite automezzi da sud ove è situato il parcheggio. L’intervento ha portato alla costruzione di un nuovo campo polisportivo coperto e relativo edificio a servizi. Il centro è dotato di propria viabilità e di parcheggio ad uso esclusivo, nonostante si possa usufruire anche degli ampi parcheggi esistenti a servizio di tutto il complesso sportivo.
Il lotto è costituito da un rettangolo il cui asse longitudinale ha un orientamento est-ovest e presenta la necessità di disporre di un doppio accesso da est, così da fornire accesso direttamente dal paese e dalle scuole che utilizzeranno il centro, e da ovest, per chi arriva in automobile. Poiché il campo con i relativi servizi occupa pressochè completamente il lotto (al netto delle distanze dai confini) si è scelto di creare un asse longitudinale sul confine sud dove concentrare la distribuzione esterna raccogliendo così gli accessi contrapposti ed ottimizzando lo sfruttamento della superficie disponibile.

L’architettura

Dal punto di vista del progetto architettonico il primo tema da risolvere è stato quello di instaurare una relazione tra la tensostruttura e l’edificio a servizi. Quest’ultimo infatti si presenta come un elemento orientato e allineato come la tensostruttura, posizionato proprio davanti ad essa in modo da rendere esplicita la relazione tra i due volumi. Dovendo relazionarsi con una struttura leggera, effimera e curvilinea come la tensostruttura, il corpo dei servizi è all’opposto un parallelepipedo solido ed elegante. Entrambi gli edifici sono caratterizzati da un materiale neutro (il cls grigio per i servizi, il telo bianco traslucido per la tensostruttura) su cui si stagliano i colori vivaci del giallo e dell’arancione scelti per coordinare e unificare le varie parti dell’intervento. I muri esterni sono in blocchetti di cls idrorepellenti faccia a vista realizzati creando delle modanature rientranti (ogni 4 corsi) con lo scopo di sottolineare l’orizzontalità dell’edificio. È proprio tale orizzontalità che mette in relazione l’edificio con il territorio circostante, caratterizzato dalla mancanza di rilievi e dall’orizzonte piatto dei campi circostanti su cui emergono all’orizzonte i profili dominanti delle Alpi.

I materiali

I materiali utilizzati esprimono ed interpretano questa impostazione architettonica. L’utilizzo di blocchetti in cls ha garantito alti standard costruttivi e prestazionali al minor costo possibile. Il suo aspetto “povero” è diventato un tema progettuale che ha portato a “lavorarlo” ed isolarlo nello spazio e a contrastarlo tramite testate laterali in lamelle di acciaio colorate. L’uso dei blocchetti in cls caratterizza anche gli interni, contrastato ora dal colore vivace delle ceramiche, ora dal legno delle strutture o semplicemente da parti controsoffittate in cartongesso volutamente limitate per creare contrasto con i solai in predalles lasciati a vista nella maggior parte degli ambienti. L’uso di materiali grezzi a vista esprime anche la struttura portante dell’edificio. I blocchi in cls infatti sono armati nella parte cava e costituiscono il telaio portante della costruzione su cui poggiano i solai in predalles, anch’essi lasciati a vista all’interno.

La tensostruttura

Il campo polisportivo presenta una copertura tessile del tipo “tensostruttura”, costituita da una serie di arcate strutturali fisse in legno lamellare ed una copertura in doppia membrana di colore bianco traslucido nella parte centrale e multicolore sulle testate e nella fascia apribile. La tensostruttura misura 37×23,70 metri con un colmo centrale di 11 metri di altezza. Il disegno delle travature in legno lamellare composto da 7 archi curvi è stato appositamente progettato per sfruttare al massimo la campata disponibile e consente di alloggiare un campo da basket regolamentare (particolarmente impegnativo in termine di altezze laterali libere sottocopertura) e di conseguenza anche gli altri campi di minori dimensioni (calcetto, pallavolo, tennis, ecc…).
E’ quindi stato realizzato un campo da calcetto, da basket e da pallavolo, ma molte attività saranno relative a ginnastica riabilitativa in tutte le sue forme.


La struttura in legno lamellare è stata rivestita da una doppia membrana di copertura realizzata con telo in PVC ignifugo ex Classe 2 di reazione al fuoco (Bs2d0) del peso di 700 gr/mq per il telo esterno e 500 gr/mq per il telo interno ed è completa di impianto di ventilazione delle camere per migliorare l’isolamento termico e la funzione anticondensa. La struttura è dotata di pareti laterali scorrevoli apribili durante il periodo estivo.
Durante il periodo invernale il riscaldamento è assicurato all’occorrenza da generatore d’aria calda a condensazione (potenza termica al focolare 237 kW, rendimento fino al 107%) con bruciatore bistadio alimentato da gas metano ed è presente un sistema di ventilazione automatica anticondensa. La diffusione dell’aria avviene tramite diffusore lineare a pulsione alimentato direttamente dal generatore.
L’illuminazione avviene tramite 12 fari a LED fissati alla struttura.
Il manto di gioco è realizzato in pvc autoposante doppio strato con struttura eterogenea multistrato indelaminabile dello spessore totale di 6 mm (5.2 Kg/mq, resistenza all’abrasione ASTM D1044 0,01, impronta residua UNI 5574 mm. 0,1, rimbalzo palla DIN 18032/2 sup. 96%), posato su sottofondo armato in calcestruzzo Rck25 (13 cm) con superficie lisciata al quarzo.
Addossato all’edificio spogliatoi è realizzata una fila di sedute in legno lamellare per il pubblico.

L’edificio servizi

L’edificio per i servizi affiancato al campo polisportivo presenta ingressi separati per il pubblico e per gli atleti. Oltre a contenere gli spogliatoi per gli atleti, per gli arbitri/istruttori e il locale infermeria, vi sono la segreteria e sede della società polisportiva, una sala polifunzionale ed un’aula per la riabilitazione.
Particolare attenzione è stata posta nel rendere tali ambienti il più possibile funzionali all’uso da parte di persone con disabilità. Accedendo dai parcheggi non sono mai presenti dislivelli maggiori di 2 cm per l’accesso all’edificio e per la distribuzione interna ed al campo sportivo. Sono inoltre presenti 2 spogliatoi per gli atleti fruibili da persone con DA.


Dal punto di vista impiantistico i due edifici risultano autonomi.
L’edificio a servizi presenta un impianto di climatizzazione in pompa di calore a fan-coil per il riscaldamento ed il raffrescamento e ad accumulo per quanto riguarda la produzione di acqua calda sanitaria. Cuore dell’impianto è una pompa di calore idronica reversibile di 13 kW di potenza utile nominale cui è affiancata una caldaia a condensazione da 34.9 kW per coprire i picchi. Il bollitore da 800 litri è del tipo con scambiatore fisso elicoidale a superficie maggiorata. Parte della potenza necessaria al funzionamento dell’impianto è fornita da un impianto fotovoltaico posizionato in copertura da 6kWp.

Il progetto è stato sviluppato e gestito fin dall’inizio con un software BIM sia per la parte architettonica che per la parte impiantistica.