Tra i processi più complessi da collegare ai principi dell’Universal Design vi sono i luoghi di culto con valenza storica.
Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con il Decreto del 28 marzo 2008, «Linee Guida per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi d’interesse culturale» definisce come i principi dell’Universal Design devono essere applicati ai beni tutelati. Tra le altre, elabora anche le indicazioni per la rampa, che spesso è l’elemento architettonico e morfologico più ricorrente per superare i dislivelli esistenti tra il piano del sagrato ed il piano interno della chiesa. Più raramente sono previste rampe anche per accedere alla zona dell’altare o del deambulatorio, quando questo è presente nella chiesa. Nella maggior parte dei casi le rampe non presentano soluzioni integrate e compatibili con il contesto in cui sono inserite.
Universal Design: percorsi Ciclo-pedonali e smart lighting desgin
Il PEBA (Piano Eliminazione Barriere Architettoniche) è un piano urbanistico di settore. Rispetto ai presupposti che ne hanno determinato l’emanazione nel 1986 (Legge 41/86) ed una integrazione nel 1992 (Legge 104/92), oggi possono essere previste una serie di funzioni aggiuntive, che garantiscono un miglioramento della qualità della vita nella fruizione degli spazi pubblici.
In questo senso, oltre all’accessibilità, si possono prevedere: – percorsi ciclo-pedonali; – aspetti legati alle smart city ed all’uso delle nuove tecnologie, quali lo “smart street lighting”.
Parlando di stadi, ancora…
Gentili lettori,
già qualche anno fa ebbi modo di approfondire, con un articolo specifico di questa rubrica, l’analisi di alcuni progetti emblematici di stadi nell’ambito dell’architettura sostenibile. Successivamente ho trattato nuovamente l’argomento quando l’inaugurazione o la notorietà di una recente realizzazione meritassero una specifica analisi e mi riferisco in particolare al nuovo stadio di Bordeaux progettato da Herzog & de Meuron che per la particolare sintassi compositiva e l’eccellenza del risultato complessivo non poteva non essere degnamente menzionato.
Finalmente un po’ di design, grazie
Gentili lettori,
l’impiantistica sportiva è spesso vittima di uno strano fenomeno che porta a realizzare i nuovi impianti o con un gigantismo dimensionale ed economico apparentemente illimitato oppure, viceversa, con una tale ristrettezza di budget da mettere continuamente a rischio la sussistenza stessa dell’intervento.
Verso una nuova generazione di impianti sportivi – Parte prima
Gentili lettori,
in questo numero desidero introdurre una analisi dettagliata delle caratteristiche salienti che rendono un edificio virtuoso sotto l’aspetto energetico e di sostenibilità; tale analisi proseguirà con più estesa trattazione nel prossimo numero. Per meglio comprendere alcuni principi fondanti mi avvarrò del confronto con uno dei sistemi di certificazione più diffusi ed autorevoli al mondo: il Leed Certificate.
Di velodromi e grattacieli
L’anno si è aperto con una pubblica lettera del Comitato Velodromo Vigorelli, nato nel 2013 in difesa dello storico impianto milanese minacciato di scomparsa da un progetto di ristrutturazione troppo… avveniristico. Una lettera preoccupata per il futuro del velodromo, la cui rimessa in pristino è ancora lontana dall’essere completata.
Il microdrenaggio (o “microslits”)
Il microdrenaggio, nell’ambito dell’impiantistica sportiva o di cura e gestione del verde (si tratti di campi di calcio, rugby, percorsi golfistici, aree verdi comunali), è oggi utilizzato spesso per rinnovare il sistema drenante di una superficie in erba naturale favorendo e velocizzando il passaggio dell’acqua negli strati inferiori.
Universal Design e aree naturalistiche
Sono molte in Italia le aree che presentano un grande interesse naturalistico, e sono organizzate per essere visitate secondo un percorso lineare (come i sentieri), o in maniera puntuale (come le oasi naturalistiche). Il crescente numero di persone che desiderano effettuare escursioni e visite rende necessario intervenire con opere di ingegneria naturalistica per migliorarne la fruibilità, prevedendo soluzioni legate ai principi dell’universal design.
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