Oggi, il Centro di via delle Tre Fontane a Roma è il primo progetto polifunzionale sul territorio nazionale dedicato specificatamente alla pratica e alla promozione delle discipline sportive per la popolazione con disabilità fisica intellettivo-relazionale e sensoriale.
Il Centro di Preparazione Paralimpica Tre Fontane
Campi di calcetto all’interno del Centro Tre Fontane; a sinistra l’ingresso alla piscina (dalla pagina Facebook del Comitato Italiano Paralimpico).
La storia
Si trova proprio di fronte al Luneur, lo storico parco divertimenti della capitale, ai margini del quartiere dell’EUR tra la via Cristoforo Colombo e la Laurentina, in via delle Tre Fontane.
Si tratta di un’area di 70.330 mq, in parte di proprietà comunale e in parte (per il 40%) dell’ente EUR (una partecipata del Ministero delle Finanze e di Roma Capitale), su cui insisteva, fino a dieci anni fa, un impianto sportivo fatiscente, con pista di atletica e campi da tennis, realizzato negli anni ’60.
Con un provvedimento del 2006 il Comune di Roma affidava l’area in concessione al Comitato Paralimpico Italiano, con “fini istituzionali volti alla integrazione dei diversamente abili alla vita sociale, sportiva e ricreativa”.
Il progetto generale del nuovo centro sportivo, da realizzare rimuovendo tutti i vecchi impianti, veniva affidato all’architetto Giovanni Saulle.
Il 26 settembre 2017 veniva inaugurata, alla presenza del Presidente della Repubblica, una parte del Centro Paralimpico, comprendente la piscina, il fabbricato con gli uffici e gli spogliatoi, l’area ristoro, la pista di atletica, il campo di calcio a 11, i campi da tennis e quelli per il calcio a 5, realizzati con una spesa di 15,7 milioni di euro.
Rimane da realizzare un secondo lotto comprendente un palazzetto dello sport e una foresteria, per un costo di 6,5 milioni già stanziati dal CIPE. Al momento, per poter completare il centro, deve essere concluso un contenzioso pendente tra i due enti proprietari del terreno, risalente alla necessità da parte dell’ente EUR, di giustificare contabilmente la cessione di fronte alla Corte dei Conti con l’eventuale ristoro attraverso compensazioni edilizie.
Il centro
Oggi, il “Centro di Preparazione Paralimpica” di via delle Tre Fontane a Roma è il primo progetto polifunzionale sul territorio nazionale dedicato specificatamente alla pratica e alla promozione delle discipline sportive per la popolazione con disabilità fisica intellettivo-relazionale e sensoriale. Nel Centro di Preparazione Paralimpica sarà possibile praticare diverse discipline sportive fra cui tennis, torball, goalball, calcio e calcio a cinque, nuoto, scherma, atletica, tennis tavolo, danza moderna.
A completamento del progetto con la realizzazione del palazzetto polifunzionale e della foresteria, si sarà attuato un modello unico nel suo genere per la sua completa accessibilità sia a livello di attività sportive che come percorsi interni all’impianto, anche per quanto riguarda le strutture non sportive (area ristoro, uffici e spogliatoi).
Il Centro di Preparazione Paralimpica sarà aperto e ospiterà anche manifestazioni, eventi sportivi, stage e tirocini per tutti gli studenti delle scuole e degli istituti universitari convenzionati con il Comitato Paralimpico, sia a livello nazionale che con le sue articolazioni regionali, con le Federazioni Sportive Nazionali e le Federazioni Sportive Paralimpiche, al fine di ricercare una più completa integrazione fra persone disabili e normodotate.
L’auspicio espresso dal CIP è di poter estendere questa esperienza anche al nord e al sud della penisola per facilitare le occasioni di incontro fra normodotati e disabili, rendendo così più efficace l’inclusione sportiva e sociale.
Attualmente, con la riapertura delle attività sportive dopo il lockdown, La Giunta del Comitato Italiano Paralimpico ha adottato nuove misure per sostenere l’associazionismo sportivo di base in questa fase di emergenza economica e sanitaria. L’esecutivo ha infatti approvato una delibera che consente a tutte le Entità Sportive riconosciute dal CIP che svolgono attività sportiva rivolta esclusivamente ad atleti disabili e che ne avranno diritto, di usufruire del Centro di Preparazione Paralimpica a titolo completamente gratuito per la stagione sportiva 2020/2021.
Le strutture realizzate
Gli obiettivi posti a base del progetto sono quelli di realizzare una struttura multifunzionale e multidisciplinare che integri l’aspetto sportivo, sociale e relazionale unitamente ad una riconoscibilità formale sul piano architettonico. Senza dimenticare, per le strutture edilizie, l’attenzione all’impiego di materiali biocompatibili e di soluzioni volte a garantire il risparmio energetico.
Gli impianti sportivi realizzati all’aperto sono la pista di atletica, il campo da calcio, tre campi da calcetto, quattro campi da tennis.
La principale struttura coperta è invece quella che contiene la piscina.
L’impianto natatorio si sviluppa su tre livelli: al piano seminterrato sono collocate le vasche, una da 25 metri ed una prenatatoria di m 12,50×6. Sul lato lungo delle vasche è situata una piccola tribuna per il pubblico; gli spogliatoi sono allo stesso livello.
Al piano terra è posto l’ingresso alla struttura con la reception, gli uffici e l’accesso alla tribuna con i relativi servizi igienici divisi per sesso. Al piano primo è presente una sala pesi e cardiofitness con annessi gli spogliatoi.
Come in tutto il centro, nell’edificio sono tracciati percorsi colorati appositi per gli ipovedenti e tattili per i non vedenti.
L’altro edificio di rilievo, collocato in prossimità dell’ingresso al Centro, è quello destinato agli spogliatoi per le attività sportive all’aperto.
La struttura è articolata su una corte aperta, con gli ingressi degli spogliatoi all’interno dello spazio comune sopraelevato di 90 cm rispetto al piano di campagna, e facilmente raggiungibile tramite una rampa centrale.
Il piano terra ospita gli uffici e un pronto soccorso, oltre ai locali spogliatoi con i relativi servizi divisi per sesso e per disciplina sportiva. Tutti i locali, sono progettati per una piena accessibilità, sia per lo spazio spogliatoio che per i servizi.
Il piano seminterrato accoglie ancora locali spogliatoi con relativi servizi, ed una palestra per attività di potenziamento e preriscaldamento.
Gli edifici da realizzare
Il progetto, pubblicato nel 2011 sulla rivista istituzionale del CONI, prevede un palazzetto polifunzionale che, come la piscina realizzata, si sviluppa in parte sotto il livello di campagna, così da minimizzare l’impatto volumetrico fuori terra.
Al piano interrato è previsto il campo polivalente destinato alla pratica di: basket, pallavolo, tennis, torball, judo, scherma, goalball, ginnastica artistica e ritmica, tennis tavolo e sollevamento pesi, con i relativi spogliatoi.
Quest’ultimi sono elementi fondamentali per la pratica sportiva, sia per la loro completa accessibilità, (con percorsi atti a favorire i non vedenti e gli ipovedenti), sia per spazi “discreti” (in cui l’atleta disabile che utilizza protesi possa usufruire di un’area apposita per la sostituzione dei propri ausili), sia infine per depositi attrezzati ove ospitare, attrezzature per il gioco e per la riparazione delle protesi.
Il piano terra è organizzato in due aree con accessi diversificati, per gli uffici con relativi servizi di supporto, e per il pubblico del campo polivalente.
L’altro edificio che si rivelerà importante per l’efficienza del Centro paralimpico è la foresteria. Pensata come una struttura articolata in tre corpi di fabbrica disposti due su di un unico livello ed il terzo su due livelli, collegati tra loro da ballatoi continui che ne caratterizzano le funzioni e le accessibilità, sarebbe dotata di 40 camere per 120 posti letto circa. Le camere sono state pensate per garantire piena accessibilità ai diversamente abili, dimensionate secondo comodi spazi di manovra e di fruibilità, con al proprio interno un bagno a servizio.
Particolare importanza viene data all’utilizzo dei materiali nei percorsi per favorire gli ipovedenti, i non vedenti e i disabili in carrozzina segnalandoli adeguatamente mediante mappe e tabelloni in Braille.
La foresteria consentirà al Centro di ospitare atleti anche da altre regioni, non limitandosi ad essere al servizio degli atleti romani ma diventando pienamente un centro di riferimento nazionale per gli atleti affetti da disabilità.
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