Besana in Brianza: Il Giardino Incantato di Villa Raverio

(Speciale Playground – 5)
Nella frazione di Besana Brianza (Monza) è stato inaugurato a fine gennaio un parco attrezzato, frutto anche della generosità di donatori e volontari. Con qualche timore – comune a tanti playground urbani – per il rischio di danneggiamenti, volontari o accidentali.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 334
(foto BG per Sport&Impianti)

Abbiamo visto negli ultimi mesi molte iniziative comunali in favore della realizzazione di parchi gioco inclusivi, spesso con l’aiuto di associazioni locali che si prodigano per la raccolta di fondi e donazioni: il Giardino Incantato di Villa Raverio – una frazione del comune di Besana in Brianza – ne è un caso esemplare.

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Il progetto condiviso

Nato come adeguamento migliorativo di un parco giochi già esistente da qualche anno (in prossimità della piccola stazione ferroviaria della linea locale che va da Monza a Lecco attraverso la valle del Lambro), il progetto è stato portato avanti con l’aiuto del Circolo Interprofessionale Architetti Geometri Ingegneri Periti Edili Alta Brianza, e attuato grazie all’opera gratuita di alcune realtà artigianali del territorio, insieme con le donazioni raccolte attraverso i “pranzi solidali” organizzati dalla Cooperativa Solaris di Triuggio (MB), che hanno consentito di acquistare due giochi, in aggiunta ai 50.000 euro investiti dall’Amministrazione Comunale.

Affinché il progetto fosse realmente condiviso a livello locale sono stati coinvolti più soggetti, quali alcune realtà associative e scolastiche del territorio e precisamente:

− Fondazione della Comunità Monza e Brianza Onlus;

− Comunità Pastorale di Santa Caterina e Besana in Brianza;

− Besana Solidale;

− Club Alpino Italiano – sezione di Besana in Brianza;

− Istituto Comprensivo Giovanni XXIII;

− Istituto di Istruzione Superiore Gandhi;

− Istituto Comprensivo Paritario Don Carlo San Martino.

Il progetto accessibile

Il parco rinnovato doveva essere accessibile ed aperto a tutti, con la presenza di giochi che fossero realmente “inclusivi”. La progettazione si è quindi posta questi obiettivi:

camminamenti accessibili e speciali;

− giochi accessibili posizionati secondo norme di sicurezza che favoriscano la partecipazione al gioco anche per coloro che hanno limitazioni motorie importanti;

− percorso dei 5 sensi con giochi sensoriali;

arredi a norma di sicurezza;

− posizionamento di cestini portarifiuti con simboli in scrittura CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa);

− posizionamento di cartelli (regolamento condiviso e costruito con gli alunni delle scuole).

Come richiamo simbolico alla vicina ferrovia, il parco è reso riconoscibile da una grande sagoma in legno (vedi la foto in apertura), che non è comunque un gioco.

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La pavimentazione antitrauma

Sono stati quindi modificati i percorsi di accesso, rendendoli adeguati all’accesso con carrozzina, e l’intera area è stata pavimentata con una superficie antitrauma colata in opera in vivaci colori, realizzata da Waterproofing.

Si tratta di una pavimentazione sintetica monolitica desolidarizzata, drenante, stratificata, realizzata con granuli in gomma che conferiscono superficie una finitura ancora più morbida rispetto alle convenzionali superfici per parchi gioco.

Questo permette un’ottima elasticità, resistenza all’usura ed ai raggi UV, e inoltre i materiali utilizzati sono esenti da Idrocarburi Policiclici Aromatici.

Lo spessore del manto è mediamente di 30 mm ma può variare a seconda della posizione rispetto ai vari tipi di gioco e alla loro altezza di caduta prevista.

 

I giochi inclusivi

La scelta dei giochi è caduta su quattro installazioni, molto diverse fra loro, in grado di coprire un’ampia gamma di stimoli ed occasioni di interazione da parte dei piccoli utenti.

Innanzitutto è presente una classica altalena con cestone, fruibile contemporaneamente da bambini disabili e normodotati, la cui struttura è realizzata con montanti in alluminio verniciato e traversa in acciaio zincato.

Un gioco interattivo che incuriosisce i piccoli è lo xilofono composto da 16 tubi risonanti in acciaio zincato e verniciato, che può essere suonato tirando dei pomelli ad altezza di bambino

È stata quindi installata una “teleferica” articolata su due stazioni, una con scivolamento in pendenza a mezzo di palo e seggiolino tondo, l’altra con traslazione orizzontale in piano di un seggiolone contenitivo a traino del genitore o dell’assistente.

 

Il labirinto in plastica riciclata

Il quarto gioco presenta in più la caratteristica di essere totalmente “ecologico”. Si tratta infatti di un labirinto realizzato con una miscela di materie plastiche riciclate; tutte le parti sono unite da viti in acciaio inox immerse nella struttura. Il gioco non presenta parti sporgenti né in plastica né in altro materiale. Non richiede manutenzione e risulta antivandalico, non ingiallisce, resiste alle intemperie ed è ignifugo.

La struttura è composta da pannelli sensoriali per diverse attività ludiche ed educative; in particolare, il gioco comprende 8 pannelli attrezzati con funzionalità diverse, e 8 pannelli standard. La pianta del labirinto è studiata per permettere il passaggio di utenti in carrozzina, garantendo anche uno spazio di manovra adeguato.

Corretta installazione e sorveglianza

Dicono le cronache che i giochi, appena installati e non ancora inaugurati, sono stati imbrattati da ignoti; due dei giochi hanno inoltre dovuto subire degli interventi di riparazione da parte dell’azienda produttrice.

Come abbiamo detto nel sommario non si tratta di un caso isolato: non è affatto raro che i parchi gioco, aperti a tutti giorno e notte, siano oggetto di vandalismi o anche solo di un uso improprio da parte di ragazzi a volte troppo grandi per l’utilizzo cui i giochi sono destinati.

Queste situazioni inducono a tener presenti alcuni aspetti importanti nella realizzazione. Innanzitutto la posa a regola d’arte: anche quando si acquistano i giochi senza la posa in opera, occorre attenersi in modo rigoroso alle modalità di impianto previste dal costruttore.

In seguito, la prevenzione dei danneggiamenti, volontari o accidentali, è demandata all’educazione dei frequentatori ma anche al controllo: il vigile urbano o la telecamera di sorveglianza, laddove il parco non sia recintato, sono purtroppo d’obbligo per scongiurare l’uso improprio del bene pubblico.

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La pavimentazioen antitrauma di Waterproofing.

(Articolo redatto con la collaborazione di Waterproofing Srl)

 

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1 – Speciale playground: il parco giochi oggi

2 – Roma: un playground in ogni municipio

3 – Milano: giochi e fitness alla Biblioteca degli Alberi

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7 – Lecce: la riqualificazione sostenibile del Parco Montefusco

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