Brescia: l’impianto del CUS

Il CUS Brescia ha portato a termine durante la scorsa estate un intervento di riqualificazione della pista di atletica, che dopo oltre vent’anni dalla sua realizzazione, mostrava notevoli segni di deterioramento.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 339

Il Centro Universitario Sportivo di Brescia ha in gestione dal 2005 il complesso sportivo di circa 62.000 mq in via Scuole, ai sensi di una convenzione trentennale grazie alla quale l’Amministrazione Provinciale ha individuato l’Università degli Studi di Brescia come affidatario e l’Ente sportivo universitario come conduttore.
Dopo la chiusura nel 2013 dello stadio Calvesi, questo centro sportivo è rimasto l’unico attivo e quindi è stato sottoposto ad un assiduo utilizzo; ciò ha portato alla necessità di eseguire una profonda ristrutturazione del manto della pista che, dopo oltre vent’anni dalla sua realizzazione, mostrava notevoli segni di deterioramento.

Nel corso dell’estate, con il tempo record di poco più di due mesi sono stati fatti lavori per 356.000 euro, finanziati per 175.000 euro dalla Regione e dalla Provincia e per la quota restante dal CUS, grazie ad un mutuo.
L’inaugurazione, avvenuta il 1 Ottobre dello scorso anno, ha visto la presenza del Rettore dell’Università Maurizio Tira, del Presidente della Provincia di Brescia Samuele Alghisi e del presidente del CUS Brecia, Danilo Tanzarella. Due atleti di grande rilievo come Rjola Dedaj ed Emanuele di Marino, entrambi azzurri della Nazionale Italiana Paralimpica, hanno sottolineato l’importanza dell’impianto con un giro d’onore.

I lavori

Con la tecnica del retopping si è andati a riqualificare la pista di atletica esistente, a 6 corsie, previa la rimozione e asportazione di tutte le componenti costituenti il circuito esistente (cordoli e profili), e la rimozione e smaltimento della gomma ammalorata.
Dopo la regolazione e preparazione del piano di posa e il controllo della planarità della superficie al fine di sanare i fenomeni di avvallamento presenti sull’area, è stato effettuato il trattamento della superficie mediante l’applicazione di un primer poliuretanico specifico, al fine di ancorare la nuova pavimentazione al fondo bituminoso.

Infine è stato applicato il pacchetto di pavimentazione in gomma, costituito da sistema certificato IAAF con strato finale in granuli di termopolimero di colore rosso.
Il lavoro è completato con la cordonatura regolamentare in alluminio, la targhettatura in alluminio anodizzato e il tracciamento della segnaletica orizzontale a 6 corsie della pista, comprese partenze, arrivi e segnaletica in vari colori per settori.
Oltre alla pista di atletica si è provveduto anche alla riqualifica della zona di salto in alto, salto in lungo e lancio del giavellotto, per questioni di logica operativa e di omogeneizzazione dell’intervento con il medesimo pacchetto della corsia di atletica.

Da una logica di riutilizzo degli spazi ed al fine di migliorare ulteriormente la polifunzionalità dell’opera, parte della pavimentazione esistente è stata sostituita da manto di erba sintetica. Tale strato, al fine di far risaltare la differente tipologia tra il manto naturale ed il sintetico, è stata realizzata d colore blu. All’interno è stato tracciato un campo da calcetto di dimensioni 15×25 metri, avente uso previsto ludico. Al fine di non costituire intralcio all’attività agonistica della pista d’atletica non sono state posizionate porte o elementi aggettanti alla pavimentazione.
Ulteriori lavori effettuati sul centro sportivo hanno riguardato l’installazione delle panchine atleti  e migliorie relative all’accesso nonché alla sicurezza anti-Covid.

Il Manto: Casali Sportrack SW-PM

Sportrack SW-PF è un sistema di pavimentazione Casali Sport di tipo misto (sandwich) certificato World Athletics, che utilizza resina poliuretanica e che prevede la combinazione di un supporto prefabbricato in gomma di 1 cm rivestito con uno strato di resina poliuretanica ad alte prestazioni e finitura in spolvero di granuli EPDM altamente selezionati per garantire le migliori prestazioni e la massima sicurezza degli sportivi.

Questo articolo fa parte dello Speciale Atletica pubblicato su Tsport 339: vedi gli “articoli correlati” nella colonna a destra.