Codogno (Lodi): un impianto che è anche un simbolo

Se Codogno è stata la città simbolo della prima ondata pandemica, la sua candidatura a Capitale europea dello Sport 2023 e il totale rinnovamento dell’impianto sportivo incentrato sullo Stadio Fratelli Molinari, portato a termine proprio durante l’anno del Covid la rendono un simbolo anche della volontà di rinascita dopo l’oscuro periodo dei lockdown e delle restrizioni.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 339

Simbolo che viene sottolineato dalla decisione di intitolare il rinnovato impianto di atletica leggera a Enzo Tinelli, stimato professore di educazione fisica, titolare di una palestra, rugbista tra i fondatori del Codogno Rugby Club, scomparso a 74 anni il 18 marzo 2020 per Covid nel pieno della prima ondata.
Il lavoro, suddiviso in due bandi aggiudicati nel maggio 2019, è stato interrotto dal primo lockdown e anche l’inaugurazione, prevista per il settembre, è dovuta slittare a questa primavera: l’11 aprile 2021, con la ripresa del campionato di eccellenza, è stata scoperta la targa ricordo, alla presenza del sindaco Francesco Passerini.

L’intervento sulla pista di atletica a 6 corsie ha visto l’adozione di un sistema atto a rendere impermeabile il primo strato di gomma nera da 10 mm mediante uno strato turapori steso con vibrofinitrice; il manto di finitura è costituito da granuli di gomma EPDM colorata miscelati con un rivestimento di poliuretano.
Le canaline perimetrali sono del tipo a scomparsa, mentre ai lati delle buche di atterraggio dei salti sono installate canaline morbide con sistema di recupero sabbia.

Il rinnovamento dell’impianto sportivo, con un appalto separato ha previsto la realizzazione di due campi polivalenti coperti.
Si tratta di due strutture gemelle, con pavimentazione in resina acrilica e copertura in legno lamellare ad arco.
La pavimentazione, con base in calcestruzzo, presenta una barriera al vapore e la successiva posa di un telo in PVC sul quale viene incollata la superficie sportiva. Questa comprende un tappeto elastico in granuli di gomma ed elastomeri poliuretanici, dello spessore di 4 mm, e una superficie di finitura in cinque strati di resina acrilica. Le segnature sono realizzate per pallavolo, tennis e basket.

La copertura, su struttura in legno lamellare, è realizzata con telo Panama extra pesante da 900 g/mq, dotato di strisce semitrasparenti per aumentare la luminosità all’interno del campo.

Questo articolo fa parte dello Speciale Atletica pubblicato su Tsport 339: vedi gli “articoli correlati” nella colonna a destra.