Molfetta (Bari): lo Stadio Cozzoli

Inaugurato lo scorso settembre quello che sarà un punto di riferimento per tutta l’atletica leggera del mezzogiorno.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 339
(Foto drone di Franco Pansini)

L’inaugurazione è avvenuta alla presenza del sindaco Tommaso Minervini, con la partecipazione quale testimonial di Fabrizio Mori, campione del mondo azzurro dei 400 ostacoli a Siviglia ’99, e una presenza di pubblico limitata a mille persone a causa delle restrizioni sanitarie.
Presente anche il presidente e amministratore delegato di Sport Salute, Vito Cozzoli, figlio del pioniere dell’atletica leggera a cui è stato dedicato il nuovo impianto sportivo.
Lo stadio, che nasce totalmente ex novo, vanta una pista a 8 corsie, 2 pedane di salto in alto, altre 2 pedane con 4 fosse per il salto in lungo, 2 per il peso, 2 per il salto con l’asta e una gabbia per i lanci di martello e disco. Sono presenti inoltre due rettilinei di 60 metri e 2 pedane per lungo e peso riservate al riscaldamento degli atleti. Le gare di velocità saranno dotate di un impianto di fotofinish elettronico.
La superficie sportiva, sia per le piste che per le pedane, è costituita da un Manto sintetico prefabbricato impermeabile a base di gomme naturali e sintetiche vulcanizzate, prodotto in stabilimento in ottemperanza alle norme UNI EN ISO 9001:2015 (gestione della qualità) e UNI EN ISO 14001:2015 (gestione ambientale).

Il manto soddisfa i requisiti imposti dalla normativa EN 14877:2013 per le caratteristiche fisico-meccaniche e la resistenza all’invecchiamento ed all’usura delle superfici sintetiche per atletica leggera, ed è certificato IAAF.
Il manto ha uno spessore totale di 13,5 mm ed è perciò adeguato all’utilizzo di chiodi di lunghezza pari o inferiore a 12 mm. Si raccomanda l’utilizzo di chiodi a compressione di lunghezza non superiore ai 9 mm per il lancio del giavellotto e per il salto in alto, di lunghezza non superiore ai 6mm per tutti gli altri sport.
L’impianto è stato dotato di uno screenwall con tecnologia a led SMD, che integra i classici tre led colorati in un unico incapsulamento. Ciò permette di realizzare schermi più nitidi, poiché la distanza tra i pixel è costante indimendentemente dal colore msotrato; a parità di risoluzione, la distanza massima di uno schermo SMD risulta aumentata del 25%.
Le infrastrutture complementari comprendono la tribuna spettatori e il blocco servizi.

I posti a sedere previsti in tribuna sono 940, dotati di scocche di seduta in polipropilene ignifugo; la tribuna è coperta con struttura in ferro e pannelli sandwich. Sotto le tribune, con accesso dalla parte posteriore, sono realizzati i servizi igienici per gli spettatori.
Il blocco servizi comprende due ampi spogliatoi per atleti, e due di più ridotte dimensioni per allenatori, due spogliatoi per giudici, locale di pronto soccorso utilizzabile per il primo soccorso atleti e per le visite mediche, sala riunioni con annesso magazzino, punto ristoro, servizi igienici, locale per controlli anti-doping e segreteria, locale deposito delle attrezzature e locale tecnico.
È inoltre previsto al piano interrato un magazzino attrezzature per manutenzione impiantistica sportiva e campo in erba.

Il manto: Sportflex Super X 720 K 39 (Mondo)

Il manto è prodotto a partire da due strati di mescola a base di gomma, ciascuno caratterizzato da una diversa formulazione e colorazione, calandrati e vulcanizzati insieme. A seguito del processo di vulcanizzazione i due strati sovrapposti risultano legati fra di loro a livello molecolare in modo da formare uno strato unico privo di giunzioni orizzontali.
La parte superiore del manto è composta di gomma solida, è priva di rivestimenti e di granuli in gomma parzialmente incorporati ed è improntata per ottimizzare la trazione ed il drenaggio superficiale, così da consentire l’utilizzo di chiodi a bassa penetrazione sia in condizioni di asciutto che di bagnato.

La parte inferiore del manto, anch’essa composta di gomma solida, ospita una costruzione geometrica che, a seguito dell’installazione, realizza una matrice di celle piene d’aria. Le celle si comprimono quando il piede colpisce la superficie, assorbendo la forza di impatto e le vibrazioni, e tornano alla forma originale quando il piede lascia la superficie.
Le celle hanno la forma di un esagono allungato nella direzione di corsa. La risultante costruzione geometrica a nido d’ape allungato è deformabile in tre dimensioni. Le nervature sono distanziate e orientate in modo da facilitare la deformazione laterale della superficie, per accelerare il movimento rotatorio del piede dal quinto al primo metatarso e mantenere un supporto continuo al piede, riducendo il movimento laterale della gamba.
Il prodotto viene incollato al sottofondo con uno specifico adesivo epossi-poliuretanico tissotropico bicomponente.

Questo articolo fa parte dello Speciale Atletica pubblicato su Tsport 339: vedi gli “articoli correlati” nella colonna a destra.