Speciale Acqua – Parte 2: Rassegna. Forme, materiali e accessori nel progetto delle piscine (2)

La panoramica sul mondo degli impianti per l’acquaticità tratta, in questa seconda parte, dei diversi elementi che concorrono nella progettazione delle piscine, attraverso alcuni esempi di realizzazioni recenti

Vai alla Parte 2: Rassegna. Forme, materiali e accessori nel progetto delle piscine (1)

Vai alla Parte 1: Ieri e oggi. La piscina tra storia e norme

Vai alla Parte 3: Dal parco acquatico alle terme

Vai alla Parte 4: La piscina accessibile e la piscina terapeutica

Vai alla Parte 5: Altri temi intorno all’acqua: la piscina privata, il deep diving, gli sport inusuali

 

La vasca flessibile: il pontile mobile – Lo Stadio del nuoto a Cuneo

Nella cornice del Parco fluviale Gesso e Stura, lo Stadio del Nuoto di Cuneo è stato inaugurato nel 2015. L’offerta al servizio dello sport e del benessere è stata poi completata con l’apertura, nell’ottobre scorso, di un secondo lotto di lavori con i quali da una preesistente vasca di 25 metri è stata ricavata una vasca ludica polivalente, abbinata ad uno spazio fitness e wellness.

La vasca natatoria, a 8 corsie (51,50 metri per 21) è omologata per manifestazioni sportive anche di livello internazionale. Con profondità da 1,20 a 1,80 m, è dotata di due testate fisse e di un pontone mobile; la tribuna per il pubblico ospita 616 persone e un’area ristoro si affaccia direttamente sul piano vasca con una vetrata a tutta altezza che si sviluppa per ben 40 metri lineari.

La progettazione degli interni ha dato vita ad un unico grande piano vasca sotto la tribuna “sospesa”, sviluppando un’unica soluzione di percorsi per permettere l’utilizzo di tutte le vasche – comprese quelle esterne – senza il raddoppio dei presidi e dei servizi di base. Tutto ciò si riflette in un ambiente di ampio respiro che permette la visibilità tra le diverse funzioni, con spazi interni luminosi e permeabili al contesto esterno.

L’adozione del pontile mobile consente di organizzare gli spazi della vasca principale in funzione delle attività che vi si svolgono, creando due aree di diversa dimensione.

La struttura del pontile è composta da una trave reticolare spaziale in acciaio inossidabile. Il pontile è appoggiato tramite ruote sui bordi della piscina, rivestite di gomma, che possono traslare liberamente lungo il lato lungo. È dotato degli ancoraggi delle corsie e dei blocchi di partenza, interamente rivestito con griglie in compound di polipropilene, con delimitazione di colore scuro in corrispondenza delle mezzerie delle corsie di gara come le norme FINA impongono e in conformità con le corsie della vasca esistente. La struttura resiste ad un sovraccarico accidentale (oltre ai carichi permanenti) di 250 Kg/mq in assenza di acqua (in presenza si produce una spinta favorevole verso l’alto). La trave reticolare spaziale è composta da correnti superiori e inferiori collegati da aste e bielle, per resistere a forze verticali (spinta nuotatori in virata). La struttura è controventata per risultare rigida e indeformabile.

Oltre al classico pontile mobile adottato in questo impianto, la possibilità di rendere multifunzionale una singola vasca natatoria è offerta anche da pareti mobili e da fondi mobili, che consentono di variare la profondità della piscina per poterla adeguare alle varie specialità: competizioni, tuffi, nuoto sincronizzato, ginnastica riabilitativa, corsi di nuoto, sub, aquagym, corsi per bambini etc. Per ogni attività può essere definita una specifica profondità dell’acqua, per consentire che ogni operazione si svolga in sicurezza.
SCHEDA

Committente: Comune di Cuneo

Progetto: Alessandra Raso, Matteo Raso, CLIOSTRAAT, Studio Ingegneria Forte

Importo dei lavori: euro 8.142.900

Fine lavori: settembre 2015

Ponte mobile: Zetapool Srl

Sedute tribuna: Mondo Spa

Struttura in legno lamellare: Rubner Holzbau Spa

Servizio completo su Tsport 306

 

I bordi vasca – La piscina comprensoriale della Valle d’Agri a Viggiano (Potenza)

Il nuovo impianto natatorio comprensoriale di Viggiano, in Basilicata, è stato inaugurato nel dicembre 2017.

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Nell’impianto natatorio coperto è prevista un’unica vasca finalizzata all’offerta di un ambito natatorio sportivo tradizionale in condivisione con nuove attività di carattere sportivo, ludico-ricreativo e di relax a servizio del territorio che presenta caratteristiche di polivalenza, polifunzionalità, diversificando l’offerta di attività dall’avviamento, nuoto, gioco, benessere, fisioterapico, incrementando la valenza sociale che l’attività natatoria deve avere.

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Lo spazio attività è quindi articolato in diversi spazi con differente vocazione: ambito nuoto di dimensioni 25×10 m (5 corsie), profondità 1,35 / 1,80m, omologabile; ambito acquafitness di dimensioni 10×5 m con profondità costante 1,35 m per lo svolgimento di molteplici attività quali avviamento al nuoto, acquaticità, fitness in acqua, terapeutica, ginnastica neonatale, ginnastica dolce; ambito benessere/relax, allestito con lettini ad aria e sedute idromassaggio; ambito fitness, allestito con attrezzature per il fitness in acqua, per l’allenamento e per attività di fisioterapia/ riabilitazione; ambito benessere, con doccioni per il massaggio cervicale e postazioni geyser.

La vasca è realizzata con moduli di tipo prefabbricato con pannelli in acciaio inox AISI 316 rivestiti con PVC laminato a caldo, ancorati su una piastra di fondo vasca realizzata in c.a. e rivestita in pvc. Il sistema prefabbricato garantisce la velocità di posa e la tracimazione su tutto il perimetro a beneficio della qualità dell’acqua. Il bordo ceramico dei sistemi prefabbricati conferisce alla vasca un aspetto gradevole dal punto di vista estetico. In corrispondenza dei locali tecnici il sistema strutturale della vasca è di tipo misto con pareti in c.a. in opera e bordo sfioratore prefabbricato. La vasca presenta lo sfioro continuo su tutto il perimetro garantendo un ottimo standard qualitativo dell’acqua. Inoltre il sistema di sfioro alla finlandese riduce il fenomeno delle onde che risulta fastidioso soprattutto quando c’è contemporaneità di attività diverse in vasca.

 

SCHEDA

Committente: Comune di Viggiano

Progetto: RTI ing. Armando Maggi, eXergia, arch. Paolo Pettene, ing. Ruggero Angeli

Importo dei lavori: euro 3.786.336

Fine lavori: ottobre 2016

Struttura in legno lamellare: Rubner Holzbau Spa

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Il trattamento delle acque – Piscina comunale a Casalvelino (Salerno)

Gli Impianti Sportivi Polivalenti in località Ardisani sono stati realizzati attraverso tre successivi lotti, l’ultimo dei quali comprende l’ultimazione delle opere relative alla piscina.

L’impianto comprende una vasca bimbi 8x4m e una piscina sportiva in c.a. dim. 25×16,66 di profondità variabile da min. 1.80 m a max 2,20m.

pianta casalvelino

Per far sì che l’acqua di piscina, sia essa privata o pubblica, mantenga nel tempo non solo le caratteristiche di limpidezza e trasparenza, ma anche la sicurezza sanitaria, in particolare quella microbiologica, occorre trattarla adeguatamente. Se così non fosse l’apporto di inquinanti da parte dell’ambiente circostante e degli stessi bagnanti, la renderebbe in pochissimo tempo inutilizzabile.

La formula del ricambio continuo, adottata ad esempio nelle terme dell’antica Roma, non è nemmeno pensabile. Inoltre la temperatura media dell’acqua in vasca è di 27°C, mentre quella di alimentazione, che proviene dagli acquedotti, è più fredda e va pertanto riscaldata. Questi sono motivi sufficienti per far sì che l’acqua venga riusata il più possibile e non scartata, ovvero fatta ricircolare in continuo e filtrata ad ogni passaggio. Affinchè tale operazione abbia successo occorre però che vengano stabiliti i giusti tempi di lavorazione.

La normativa (Norma UNI 10637/2015 – Requisiti degli impianti di circolazione, filtrazione, disinfezione e trattamento chimico dell’acqua di piscina) prevede per le vasche natatorie che il funzionamento degli impianti di trattamento dell’acqua sia continuativo nelle 24h, che gli impianti di filtrazione siano progettati e realizzati in modo da garantire un tempo di ricircolo minore o uguale a quello stabilito per il tipo di vasca (da 1 a 6 ore) e un ricambio giornaliero di acqua non inferiore a 30 litri per bagnante e comunque non inferiore al 5% del volume della vasca. Durante il ricircolo l’acqua viene sottoposta ad una serie di trattamenti, che possono variare per le diverse strutture, anche in funzione delle dimensioni dell’impianto natatorio, ma che in genere prevede i seguenti passaggi:

  • prefiltrazione tramite filtri a cestello per il trattenimento delle impurità più grossolane come capelli o piccoli oggetti accidentalmente rilasciati in acqua;
  • coagulazione con dosaggio di sostanze flocculanti, tra i più usati il polidrossicloruro di alluminio e il solfato di alluminio, che consentono l’aggregazione in piccoli fiocchi di alcune impurità colloidali, non filtrabili direttamente;
  • filtrazione attraverso un passaggio dell’acqua in batterie filtranti costituite da letti di sabbia multistrato oppure diatomee;
  • trattamento chimico di disinfezione che avviene generalmente con il dosaggio di sostanze a base di cloro, in forma liquida, granulare o solida, quali il dicloroisocianurato o i pastiglioni di calcio ipoclorito o di acido tricloroisocianurico (quest’ultimo nelle piscine all’aperto perché resiste meglio all’attacco della luce solare essendo a lenta dissoluzione). Tra gli impianti complementari alla clorazione possono essere utilizzati sistemi ad ozono o UV con lampade a bassa pressione.

circuito

All’uso vengono dosate sostanze antialga (soprattutto per le piscine all’aperto) e correttori di pH (generalmente acido cloridrico o solforico per abbassarlo e sodio idrossido o bicarbonato per alzarlo), per neutralizzare l’alcalinità generata dall’uso dei composti del cloro e rendere più efficace l’azione di flocculanti e disinfettanti.

I requisiti di qualità dell’acqua di immissione e di quella contenuta in vasca sono stabiliti dal documento Conferenza Stato-Regioni del 16 gennaio 2003 di cui abbiamo parlato in precedenza.

L’acqua di origine è generalmente quella della rete idrica dell’acquedotto, mentre la principale fonte di inquinanti e di alterazione della qualità dell’acqua in vasca è rappresentata dagli stessi bagnanti. Per contrastare la proliferazione microbica, che crescerebbe sino a raggiungere livelli infettivi l’acqua viene disinfettata in continuo. In particolari condizioni di stress dell’impianto (grande affluenza di bagnanti oppure nelle vasche dei bambini) possono essere richiesti dosaggi di cloro maggiorati per rispettare i limiti microbiologici imposti dalla normativa, con la conseguenza indesiderata di generare cloroammine, (cloro combinato), sostanze irritanti per le mucose, gli occhi e la pelle, la cui presenza deve essere monitorata e non superare le concentrazioni di legge.

A tal scopo è possibile inserire nella filiera di trattamento dell’acqua anche un impianto UV con lampade a media pressione, in grado di demolirne la struttura per fotolisi. La qualità igienica degli impianti natatori e delle acque di balneazione dipende da una serie di fattori, correlati tra loro: caratteristiche della struttura, efficienza e grado di manutenzione degli impianti di trattamento dell’acqua e dell’aria, qualità dell’acqua immessa in vasca, livello di affluenza nell’impianto, frequenza degli interventi di sanificazione e pulizia. Un’adeguata gestione degli impianti, con particolare attenzione alla qualità dell’acqua di balneazione, consente oggi la frequentazione delle piscine con un elevatissimo livello di sicurezza sanitaria.

 

SCHEDA

Committente:

Comune di Casal Velino (Salerno)

Progetto: arch. Angelo Gregorio (UTC), ing. Sandro Feo, arch. Antonio D’Ambrosio

Importo dei lavori: euro 1.650.604

Fine lavori: dicembre 2017

 

L’illuminazione – Centro natatorio a San Pietro in Casale (Bologna)

L’ubicazione dell’intervento è nella provincia Bolognese, in territorio di S.Pietro in Casale, nella immediata periferia Nord-Ovest del paese, all’interno di un ampio centro sportivo dotato di campi da tennis, tiro con l’arco, palestra polivalente, e altro.

Il complesso natatorio è articolato in due corpi principali: il corpo sala piscine è adibito prevalentemente al nuoto: esso infatti accoglie al suo interno 3 vasche di cui una destinata ad attività natatorie, una ad attività di fitness ed affini e una vasca (a doppia profondità) adibita a piscina bambini e riabilitazione; il corpo servizi, posto in adiacenza alle piscine, comprende, oltre che gli spogliatoi uomini, donne e bambini ed i locali di servizio agli impianti natatori, una hall con servizi di accoglienza, una sala fitness e una sauna con vicina sala massaggi.

Il corpo sala piscine è costituito da un unico spazio caratterizzato da tre gusci in lamellare rivestiti in lamiera di alluminio graffata, intervallati da due lucernari zenitali che identificano anche fortemente l’immagine della struttura, rendendola iconica e immediatamente riconoscibile.

I tre gusci sono disposti sull’asse nord-sud con lato a sud completamente trasparente verso la piscina esterna e il centro sportivo. La forte trasparenza tra interno ed esterno è valorizzata anche dai due lucernari zenitali che individuano le uscite verso il parco-solarium.

Tutti gli apparecchi illuminanti sono a Led con gestione a zone e a seconda dell’affollamento e dell’uso delle vasche, degli spogliatoi e del foyer.

L’illuminazione a LED, rispetto a quella tradizionale, in grandi spazi come quelli che ospitano le piscine al coperto, permette di ottenere risparmi energetici di oltre il 22%.

Il sistema in questi ambienti garantisce un’illuminazione uniforme senza zone d’ombra, ideale sia per i nuotatori che per gli istruttori a bordo vasca. L’utilizzo della luce bianca si rivela infatti fondamentale nei contesti sportivi come questo e migliora le performance degli atleti.

Il progetto della Piscina di San Pietro in Casale è nato dal desiderio di migliorare l’illuminazione sostituendo il sistema in essere con uno all’avanguardia, anche dal punto di vista del risparmio energetico. I corpi illuminanti a LED a riflessione totale si sono dimostrati la scelta vincente perché hanno consentito il binomio perfetto: risparmio energetico e comfort visivo. Grazie all’intervento di sostituzione si consuma meno e si vede meglio.

L’intervento si è concretizzato nella sostituzione di 42 proiettori a ioduri metallici a 250 watt di potenza con altrettanti proiettori a 105 watt. Il risparmio in termini di potenza è del 62 %.

A partire da questi dati, e considerando un’accensione complessiva di 3.000 ore l’anno, si può calcolare un risparmio annuo superiore ai 4.000 euro.

 

SCHEDA

Committente:

Comune di San Pietro in Casale

Progetto: LandBAU (arch. Gianluca Mezzanotte)

Importo dei lavori: euro 3.165.100

Fine lavori: 2014

Servizio completo su Tsport 313