Speciale Acqua – Parte 3: Dal parco acquatico alle terme

Se l’aspetto ludico prevale su quello sportivo, e se la dimensione lo consente, si passa in un campo in cui la progettazione degli spazi e delle vasche cambia completamente: ecco il parco acquatico. Se poi parliamo di wellness e di acque termali, il progetto cambia ancora

Vai alla Parte 1: Ieri e oggi. La piscina tra storia e norme

Vai alla Parte 2: Rassegna. Forme, materiali e accessori nel progetto delle piscine

Vai alla Parte 4: La piscina accessibile e la piscina terapeutica

Vai alla Parte 5: Altri temi intorno all’acqua: la piscina privata, il deep diving, gli sport inusuali

 

Aquaworld

Aquaworld di Concorezzo (Monza) è una struttura esemplificativa di questo tema. Aperto nel 2011 può essere considerato il primo parco acquatico coperto in Italia, escludendo quindi quelli destinati essenzialmente alla stagione estiva.

Il punto di partenza progettuale è stato la creazione di un ambiente ad unica campata che proponesse una forma articolata e dall’apparenza “organica”. Si è così scelta l’immagine della goccia, resa in gran parte trasparente dal particolare rivestimento esterno in ETFE. Il piano vasche è posto a -3,50 m dal piano campagna, e il 60% della copertura è a tetto verde, così da diminuire l’impatto dei volumi sul paesaggio.

L’interno è organizzato in 6 aree diversificate, dove solo l’aspetto agonistico è escluso.

1° INTERRATO ACQUAPARK IPO1

SEZIONI POLIFUNZIONALE IPO1

Una tematica particolare, nei parchi acquatici, è data dagli acquascivoli, per i quali sono disponibili norme tecniche UNI che vanno seguite perché sia garantita in ogni evenienza la sicurezza degli utenti.

Gli scivoli per i bambini hanno una altezza che varia da meno di 1 m ai 3 m, con una inclinazione media fino al 70%; gli scivoli per gli adulti arrivano ad un massimo di 8 m sopra il livello dell’acqua, con una pendenza massima del 35%.

Per la costruzione degli acquascivoli, se fino al 2002 era possibile utilizzare qualsiasi materiale, oggi è indicato l’utilizzo strutturale di acciai inossidabili, con angoli e bordi arrotondati e privi di sporgenze appuntite. La superficie dello scivolo a contatto con l’utilizzatore deve essere continua, uniforme e priva d’irregolarità per evitare ogni possibile lesione. Durante la progettazione degli acquascivoli devono essere inoltre considerati i carichi che dovrà sopportare la struttura installata, ovvero il carico proprio, il carico dell’acqua che scorre sullo scivolo, il peso massimo ipotizzabile della persona in scivolamento, il carico del vento o della neve se la struttura è all’aperto.

L’acquascivolo “a norma” deve superare una prova pratica che consiste nel far scivolare per dieci volte una borsa piena d’acqua di tessuto plastificato. Per considerare superata la prova la borsa dovrà essere integra in tutte le sue parti alla fine dei dieci lanci. Nelle norme sono infine definite le tipologie della cartellonistica indicante i segnali di pericolo e le avvertenze per i visitatori.

 

SCHEDA

Committente: Bluwater Spa

Progetto: Federico Pella, Sering Srl

Fine lavori: anno 2011

Servizio completo su Tsport 283

 

Aquardens

Il centro Aquardens di Pescantina (Verona) va invece classificato più nel tema del benessere, in quanto sfrutta l’acqua termale prelevata a 130 metri sotto il suolo, alla temperatura di 46 gradi, per poi incanalarla e contenerla in vasche grandi, piccole e fiumi che dopo sinuosi percorsi sfociano direttamente nelle vasche.

PLAN GEN

Il sistema delle acque termali è inserito in uno scenario costituito all’interno da grotte artificiali, ardite forme architettoniche che con forme sinuose avvolgono parte delle vasche, e all’esterno dalla natura che contraddistingue la Valpolicella. I 5.200 metri quadrati di acqua salso bromo iodica che sgorga purissima sono avvolti dalla trasparenza architettonica delle pareti vetrate che mettono in comunicazione ogni ambiente all’interno del parco: la zona wellness – con le saune diversificate, le docce emozionali, i lettini ad acqua retroilluminati con musica e cromoterapia, i letti con materassini di sabbia riscaldata – si affaccia sulla vastità di acqua delle terme che a sua volta, attraverso la vetrata inclinata, sono in continuità con le vasche esterne; una continuità rappresentata anche dal collegamento del “fiume lento “ che consente di farsi trasportare, attraverso un lungo percorso, nella grande vasca dove  “colli di cigni” con grandi bocche in acciaio riversano nella vasca continuativamente  notevoli quantità di acqua termale.

Dal punto di vista del risparmio energetico, va detto infine che tutto il calore eccedente delle migliaia di metri cubi d’acqua viene estratto da pompe di calore e trasformato in energia utile per il parco, risparmiando ogni anno 1500 tonnellate di petrolio e di emissioni di CO2 equivalenti a quanto assorbito da un bosco di oltre 600 ettari.

SCHEDA

Committente: Soc. Aquardens Spa

Progetto: arch. Giancarlo Marzorati

Servizi completi su Tsport 296 e 320

 

Terme e SPA

Le terme (anche stabilimenti termali o spa) sono edifici, pubblici o privati, situati in corrispondenza di sorgenti termali e dotati di impianti per la somministrazione di idroterapie. L’acqua erogata dalla sorgente termale è calda, con temperature che possono arrivare anche a 100 °C, e di origine profonda, legata a passati fenomeni vulcanici.

L’utilizzo delle acque termali, in quanto risorsa naturale, è regolamentata da specifiche norme di legge (legge 24 ottobre 2000, n. 323 “Riordino del settore termale” G.U. 8 novembre 2000, n. 261). La materia, che investe aspetti sanitari, turistici, ambientali ed economici, è complessa, essendo legata al rilascio di concessioni da parte dello Stato, alla stregua degli sfruttamenti minerari.

In base alla legge, sono acque termali le acque minerali naturali utilizzate a fini terapeutici; ed in particolare, i termini «terme», «termale», «acqua termale», «fango termale», «idrotermale», «idrominerale», «thermae», «spa (salus per aquam)» sono utilizzati esclusivamente con riferimento alle fattispecie aventi riconosciuta efficacia terapeutica per la tutela globale della salute nelle fasi della prevenzione, della terapia e della riabilitazione delle patologie indicate da specifico decreto ministeriale.

È pertanto scorretto confondere la “spa” con il centro benessere che offre trattamenti diversi senza l’utilizzo di acque termali e senza la relativa concessione. Il caso di Pescantina, descritto nelle pagine precedenti, costituisce un esempio di centro termale a tutti gli effetti.

 

Lainate

Chiarito questo, l’esempio di Lainate (Mi) rappresenta un centro natatorio – realizzato nell’ambito della convenzione per la realizzazione del centro commerciale nell’area dell’ex Alfa Romeo di Arese (pubblicato su Tsport n. 309) – che è stato successivamente completato con la sofisticata area dedicata al benessere (Tsport 321).

DSCF1136

L’area per il nuoto comprende una vasca semiolimpionica e una vasca polifunzionale; l’area per il fitness comprende una sala cardio-fitness, una sala corsi e corpo e i relativi spogliatoi.

L’area wellness, pur in un’area limitata di soli 300 mq, si presenta con spazi di ampio respiro, luminosi, scanditi da una partizione razionale e funzionale: due ampie zone vengono separate da un muro che termina senza angolature fino alla parete esterna.

A04

La piscina si presenta come un volume unitario e luminoso con due grandi vetrate che danno sull’esterno. A sinistra dell’ingresso è stata predisposta una nicchia ad angolo che nasconde i tubi già installati presenti nella parete nord. Inoltre tale cavedio è allineato con il filo del muretto del bordo vasca in maniera da nascondere gli ulteriori tubi necessari per i giochi d’acqua e dare un senso di continuità tra vasca e alzato. La piscina terapeutica è stata disegnata ottimizzando l’area attività e quella relax: ampie sedute angolari, doppio corrimano, getti a parete e bolle caratterizzano la piccola vasca di 25 mq. In testata è predisposta una nicchia (graduation tower) dove un sistema di getti di acqua salata bagnano in continuazione una serie di rami allo scopo di produrre vapori e aromi gradevoli. Sulla parete ad essa perpendicolare la nicchia prosegue impreziosita da un rivestimento in gres fino a raggiungere la finestra. Inoltre il controsoffitto è alzato in corrispondenza della vasca, creando un gioco di volumetrie e allineamenti. La sensazione di equilibrio è facilmente leggibile da chi si trova nell’acqua. È stata installata una doccia sulla parete opposta all’ingresso ad uso degli utenti. Sulla stessa parete è predisposto un sistema di doppia schermatura per garantire maggior privacy agli utenti: pellicola sul vetro ed un secondo di tipo mobile. Quattro lettini imbottiti sono posizionati ad est della vasca.

La zona wellness, invece, caratterizzata dall’assenza di aperture, trova leggerezza in uno spazio unico, gioca sull’uso di luci suggestive e proiezioni, materiali di forte carattere, moduli e macchinari di design. Entrando dalla porta sud la wellness accoglie una serie di lettini e una tisaneria, due docce multifunzionali racchiuse in un box vetrato, una ice machine e un modulo bagno turco-sauna a sinistra. L’assenza di partizioni verticali nella zona spa definisce uno spazio unico dove l’utente può passare facilmente da una attività all’altra. Il piccolo spazio viene arricchito da una parete sinuosa (moving wall) che avvolge i lettini mentre, all’opposto, la zona dell’ice machine viene scandita da tagli luminosi a soffitto.

Gli ambienti piscina e wellness comunicano attraverso una porta a scomparsa. La percezione di entrambi gli ambienti viene amplificata dall’uso di grandi specchiature continue e vetri acidati.

 

SCHEDA

Committente: Gestisport Soc. coop. Sportiva Dilettantistica

Progetto: ing. Carlo Rotellini, ing. Massimo Savini

Importo dei lavori: euro 352.834 (area wellness)

Realizzazione Ercole Consorzio Stabile scarl; Tipiesse Srl (consorziata)

Servizio completo su Tsport 320