Negli ultimi anni la cultura dell’universal design nelle riserve e nei parchi nazionali si sta sempre più divulgando. Gli enti gestori approntano percorsi e sentieri accessibili, in alcuni casi solo ai disabili motori, in altri anche ai disabili visivi.
È questo l’effetto di un’ampia manualistica nel settore, dove spesso sono le istituzioni regionali a farsi promotrici di linee guida e criteri progettuali.
In questo panorama si inserisce un recente intervento dei Carabinieri Forestali nella Riserva Naturale Tomboli di Cecina, con il sentiero “natura per tutti”, inaugurato nell’aprile 2017, sul quale verrà posta l’attenzione.
Impianti polivalenti indoor/outdoor a Firenze
Gli interventi realizzati al Galluzzo, in Comune di Firenze, sono la realizzazione di una palestra coperta polivalente nel giardino della scuola Sauro-Papini, allestita per pallavolo e pallacanestro e dotata di pavimentazione pattinabile; e il rifacimento di un impianto sportivo all’aperto polivalente (tennis, pallavolo, beach volley, street basket) nei giardini pubblici di Viale Tanini in luogo di preesistenti campi da tennis.
Centro sportivo a Verano Brianza (Monza)
Dallo scorso febbraio il centro sportivo comunale “Claudio Casati”, gestito dalla U.S. Folgore Caratese è diventato Centro Federale Territoriale della LND. Con un intervento di manutenzione straordinaria è stato completamente rinnovato il terreno di gioco del campo di calcio a 11, sostituendo la vecchia erba sintetica e il sottofondo a drenaggio verticale.
Pista di atletica leggera a Treviglio (Bergamo)
Il rinnovamento della pista di atletica costituisce il completamento del complesso di interventi che l’amministrazione comunale di Treviglio ha programmato per l’ampliamento e l’ammodernamento dell’intero centro sportivo di via ai Malgari. Per la prima volta in Italia è stato utilizzato il manto sportivo sintetico che è stato applicato nello stadio di Berlino per i Campionati mondiali 2009 di atletica leggera, dove Bolt vinse tre medaglie d’oro.
Riqualificazione dell’impianto di Freestyle a Sauze d’Oulx (Torino)
L’obiettivo fondamentale dell’intervento è quello di recuperare un sito ex olimpico ormai inutilizzato da tempo, realizzando un centro sportivo che possa essere utilizzato stagionalmente per la preparazione precampionato da squadre di calcio professionistiche (anche straniere in quanto la località turistica di montagna è da sempre frequentata da club e da inglesi) con lo scopo di incentivare il turismo nella zona, nel rispetto del territorio locale, con un progetto partecipato e condiviso con il Comune.
Centro sportivo a Montespertoli (Firenze)
Il Comune di Montespertoli nell’ambito del percorso di riqualificazione delle strutture sportive esistenti nel proprio territorio, ha affidato i lavori relativi al Centro Sportivo Comunale mediane lo strumento del “contratto di disponibilità” previsto dal nuovo Codice degli Appalti; tra questi, la realizzazione di una nuova pista di atletica con manto colato in opera.
Ristrutturazione stadio di calcio a Frosinone
Il Comune di Frosinone ha avviato un programma finalizzato alla ristrutturazione, completamento e valorizzazione dello stadio ubicato in località Casaleno, procedendo alla redazione della progettazione preliminare, cui è seguito l’affidamento in concessione per la realizzazione dei lavori e la successiva gestione. L’impianto è ora idoneo allo svolgimento di partite della massima serie.
Palestra per l’arrampicata sportiva a Cortina d’Ampezzo (Belluno)
L’impianto, inaugurato lo scorso giugno, integra l’offerta dei servizi sportivi già presenti nell’area (tennis coperto e scoperto, palazzetto del ghiaccio) offrendo un luogo per l’esercizio delle discipline di arrampicata sportiva indoor assente nel Comune di Cortina d’Ampezzo. Il progetto è stato presentato in anteprima nel n. 272 di Tsport.
Stadio provvisorio a Cagliari
Nel quadro del progetto per la realizzazione del nuovo stadio Sant’Elia, per consentire alla squadra del Cagliari di giocare le partite in casa durante i lavori – non essendoci in Sardegna altri campi adeguati e prevedendo la demolizione dello stadio attuale – è stato realizzato un impianto sportivo provvisorio, che occupa la zona dei parcheggi a est del Sant’Elia.
Centro Universitario Sportivo indoor a Birmingham (Regno Unito)
Il centro sportivo interno dell’Università di Birmingham garantirà alle generazioni future degli atleti della città delle strutture sportive di livello mondiale. Aperto agli studenti, agli accademici e al pubblico, il Centro comprende la prima piscina olimpica di Birmingham, insieme ad una vasta gamma di sale sportive e palestre, laboratori e centri di prova. Il progetto soddisfa anche ambiziosi obiettivi energetici, in particolare per una piscina, e ottimizza l’uso della luce naturale.
Il Bologna in campo con Limonta ed Ecopneus
Presso il centro tecnico del Bologna Fc 1909 a Casteldebole è stato installato un nuovo campo da gioco in erba sintetica Limonta, con intaso prestazionale composto da un mix di gomma riciclata da Pneumatici Fuori Uso e materiale organico: una superficie di ultima generazione pensata per l’allenamento ma anche la riabilitazione di calciatori e atleti.
Modelli di integrazione scolastici
Gentili lettori,
in questo numero desidero esporvi due interessanti realizzazioni europee che hanno in comune l’inserimento di un nuovo polo sportivo nell’ambito di una preesistente attività scolastica.
La prima riguarda una mirabile palestra polivalente nel territorio di Seeheim a pochi chilometri da Darmstadt in Germania realizzato dallo studio di architettura tedesco Loewer e Partner Architekten, particolarmente specializzato nello sviluppo di tematiche scolastiche.
L’altro progetto che vorrei proporvi è situato in Danimarca ad Hellerup, quartiere dei sobborghi di Copenaghen, creato ad opera del geniale studio di progettazione BIG di Bjarke Ingels.
Verso una nuova generazione di impianti sportivi – Parte seconda
Gentili lettori,
in un precedente articolo avevo iniziato a delineare le caratteristiche salienti che rendono gli edifici sportivi virtuosi sotto l’aspetto della sostenibilità complessiva utilizzando come certificazione di riferimento una delle più accreditate al mondo e cioè il LEED.
In questo numero proseguo l’analisi soffermandomi in particolare sugli aspetti qualificanti intrinseci delle strutture e cioè analizzando nel dettaglio il funzionamento del “sistema” edificio.
Universal Design: la rampa nei luoghi di culto storici
Tra i processi più complessi da collegare ai principi dell’Universal Design vi sono i luoghi di culto con valenza storica.
Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con il Decreto del 28 marzo 2008, «Linee Guida per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi d’interesse culturale» definisce come i principi dell’Universal Design devono essere applicati ai beni tutelati. Tra le altre, elabora anche le indicazioni per la rampa, che spesso è l’elemento architettonico e morfologico più ricorrente per superare i dislivelli esistenti tra il piano del sagrato ed il piano interno della chiesa. Più raramente sono previste rampe anche per accedere alla zona dell’altare o del deambulatorio, quando questo è presente nella chiesa. Nella maggior parte dei casi le rampe non presentano soluzioni integrate e compatibili con il contesto in cui sono inserite.
Universal Design: percorsi Ciclo-pedonali e smart lighting desgin
Il PEBA (Piano Eliminazione Barriere Architettoniche) è un piano urbanistico di settore. Rispetto ai presupposti che ne hanno determinato l’emanazione nel 1986 (Legge 41/86) ed una integrazione nel 1992 (Legge 104/92), oggi possono essere previste una serie di funzioni aggiuntive, che garantiscono un miglioramento della qualità della vita nella fruizione degli spazi pubblici.
In questo senso, oltre all’accessibilità, si possono prevedere: – percorsi ciclo-pedonali; – aspetti legati alle smart city ed all’uso delle nuove tecnologie, quali lo “smart street lighting”.
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