Centro scolastico-sportivo a Olgiate Comasco (Como)

Una vecchia palestra ormai inagibile è stata sostituita da un moderno centro di aggregazione, con specifica destinazione sportiva (basket e pallavolo) ma in grado di ospitare manifestazioni in genere, con uno specifico carattere comunitario.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 311

All’interno dell’area di intervento, che occupa una superficie di circa 4250 mq, erano presenti: una struttura sportiva coperta con evidenti problematiche strutturali e di sicurezza; un campo polivalente scoperto in cattivo stato di conservazione; un rettifilo di atletica leggera in pessime condizioni ed in stato di inutilizzo.
L’obiettivo del progetto era la realizzazione di un nuovo centro di aggregazione con specifica destinazione sportiva ma in grado di ospitare manifestazioni di altro tipo e di specifico carattere comunitario.
I criteri utilizzati per le scelte progettuali dovevano garantire il soddisfacimento di una serie di specifiche esigenze: la creazione di uno spazio sportivo polivalente omologabile per gare agonistiche per il gioco della pallavolo e omologabile come impianto di esercizio per la pallacanestro; assicurare la massima fruibilità dell’edificio in una logica di massimo utilizzo gestionale; dotare la struttura di aree destinate al pubblico; prevedere la realizzazione di spazi sportivi complementari (palestrina), utilizzabili indipendentemente dallo spazio principale; ottimizzare gli impianti e le stratigrafie al fine di migliorarne l’efficienza energetica; prevedere le dotazioni necessarie per rendere la struttura maggiormente fruibile ed utilizzabile per eventi extra-sportivi.
In sede di progetto esecutivo, è stato ottimizzato il layout distributivo attraverso la razionalizzazione degli spazi destinati agli spogliatoi; lo spazio di gioco, è stato centrato rispetto al vano della palestra, mentre le tribune sono collocate in asse al centro dello spazio di gioco; il volume interno è stato limitato mantenendo le altezze minime previste dalle federazioni sportive per la pallavolo ed il basket, consentendo di diminuire, di conseguenza, il consumo energetico per il riscaldamento dell’ambiente; sono inoltre stati ottimizzati gli impianti per aumentare l’efficienza energetica dell’edificio.

Il layout distributivo

Gli spazi di supporto (spogliatoi) sono caratterizzati dallo schema a “spogliatoio doppio” che consente l’utilizzo in contemporanea di 4 squadre e quindi lo svolgimento di due manifestazioni sportive. In particolare sono previsti due spogliatoi per atleti suddivisi in 4 spazi di dimensioni diverse. Sono poi previsti due spogliatoi a servizio dei giudici di gara ed un locale di primo soccorso per gli atleti collocato in prossimità dell’ingresso e quindi facilmente raggiungibile dal mezzo di soccorso.
La revisione distributiva ha mantenuto la palestrina di riscaldamento, già prevista nel progetto preliminare, con una superficie complessiva di 65 mq; tale spazio può essere utilizzato anche per attività complementari (ginnastica per anziani, pre-sciistica, yoga, ginnastica dolce, etc.) indipendentemente dall’attività della palestra principale, in quanto accessibile direttamente dagli spogliatoi e dotata di impianto di riscaldamento autonomo.
Lo spazio di ingresso è stato invece razionalizzato con gli spazi di ristoro, di primo soccorso e i servizi igienici a servizio del pubblico. In conformità alle normative sportive e di sicurezza sono stati mantenuti separati i percorsi del pubblico dai percorsi degli atleti.
Lo spazio sportivo principale è stato dimensionato per contenere le tracciature per il gioco della pallavolo (spazio di gioco 9×18 m), del basket (spazio di gioco 15×28 m) nella direzione principale e la tracciatura di due campi da pallavolo (9x18m) per allenamento nella direzione trasversale.
Attorno a tutti i campi sono garantite le fasce di rispetto libere da ingombri, dimensionate in maniera differente a seconda dello sport praticato e in relazione al livello di pratica, in conformità con la norma CONI e con le normative federali.

Per l’utilizzo dei due campi trasversali è stata prevista una separazione mobile tra zona pubblico ed area di gioco. Durante l’allenamento tale separazione può essere facilmente rimossa raddoppiando la capacità di gioco della palestra ospitando contemporaneamente due sessioni di allenamento per la pallavolo in contemporanea. Questa soluzione ha consentito di ottenere il parere CONI favorevole con indicazione di “impianto sportivo agonistico” per lo spazio principale e “impianto sportivo di esercizio” relativamente alle tracciature trasversali.
Le tribune sono collocate in posizione centrate rispetto al campo di gioco. La capienza complessiva è di 250 posti a sedere, non sono previste aree per posti in piedi, mentre sono previste due postazioni per gli spettatori DA. Le tribune sono state pensate anche nell’ottica dell’utilizzo contemporaneo dei due spazi di gioco trasversali prevedendole, di fatto, come due tribune autonome e affiancate: in questo senso i percorsi di smistamento e gli spazi per gli spettatori diversamente abili sono completamente autonomi. La nuova configurazione delle tribune e lo spostamento dei pilastri al filo esterno della muratura perimetrale consente di ricavare al di sotto delle stesse tribune tre ampi locali deposito pienamente utilizzabili e accessibili anche dall’esterno.
L’intero spazio di gioco nella fascia superiore è poi dotato di un rivestimento perimetrale in materiale fonoassorbente: si prevede infatti l’utilizzo di pannelli di tamponamento esterno perimetrale in metallo microforato in grado di migliorare le prestazioni acustiche dello spazio di gioco. L’attenzione progettuale sull’aspetto acustico, con particolare riferimento al problema del riverbero, è notevolmente importante nelle strutture sportive e, a maggior ragione, nelle strutture previste per ospitare eventi extra-sportivi.

Le attrezzature sportive

Lo spazio di gioco è attrezzato con l’attrezzatura per il gioco del basket e per il gioco della pallavolo.
In particolare per il gioco della pallavolo sono installati i ritti regolamentari in tubolare di acciaio diametro 102mm, zincati a caldo e verniciati, completi di rete di nylon con cavetto metallico e bande laterali, macchinetta tendirete, comprese le bussole d’ancoraggio.
Per il basket si è optato per un impianto sollevabile a soffitto che può essere quindi alzato o abbassato a seconda delle necessità di gioco. L’impianto, con sistema di fissaggio a soffitto e movimentazione manuale, è realizzato con struttura in acciaio monotubo completo di tabelloni regolamentari in laminato plastico multistrato indeformabile bianco; canestri in acciaio plastificato e retine di nylon.
Per lo spazio di gioco, il telo di separazione mobile tra i due campi è realizzato in vinilpelle del tipo pesante a doppio telo composta da teli orizzontali uniti con doppie cuciture. L’insieme dei due corpi della tenda sono azionati da nastri di richiamo ad alta resistenza, che si avvolgono sulle relative pulegge.
Per quanto riguarda la pavimentazione sportiva, in considerazione dell’utilizzo anche scolastico della struttura si è privilegiato l’utilizzo di un materiale molto resistente, in PVC multistrato (spessore 6 mm), autoposante, con superficie goffrata antiscivolo.

Una soluzione in corso d’opera

L’impianto per il basket è solitamente ancorato alla muratura. L’architettura della palestra non consentiva però, in questo caso, di utilizzare la parte superiore del muro in quanto non portante.
L’ancoraggio superiore, alla quota di 7,34 m dal pavimento, è stato quindi previsto alla trave portante della copertura.
In corso d’opera, tuttavia, l’Impresa esecutrice ha fatto presente che le travi sono previste per un carico di neve che comporta una flessione della trave, alla mezzeria della luce, pari a 10 cm. Essendo l’ancoraggio inferiore fisso alla muratura, con il movimento dell’ancoraggio superiore l’impianto si sarebbe scardinato.
Si è trovata allora una soluzione per risolvere questo problema: l’attacco superiore, fissato alla trave, è stato realizzato con un sistema scorrevole che consente un’escursione dei tralicci verticali fino a 18 cm, in modo da poter assorbire l’eventuale abbassamento della trave.
Il sistema, ideato dalla ditta Bertelé Enzo, è in attesa di brevetto.