Milano: La nuova pista di atletica all’ Arena Civica

Dopo tredici anni dall’ultimo retopping, l’impianto per l’atletica leggera interno all’Arena è stato completamente rinnovato, adottando un manto sandwich con un’inedita accoppiata di colori.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 335

Lo storico anello dell’arena civica di Milano, intitolata dal 2002 al giornalista Gianni Brera, nasceva, dal punto di vista sportivo, nel 1926 con un campo di calcio circondato da una pista di atletica leggera in terra battuta nera.
Nel costante aggiornamento dei materiali tecnici che costituiscono le superfici sportive, la pista ha subìto un’importante ristrutturazione negli anni ’90 con la posa di una pavimentazione in teli di gomma dal classico colore rosso.
Dopo una decina d’anni la gomma superficiale risultava deteriorata, e nel 2007 veniva effettuato un intervento generale di retopping, conservando il sottofondo ancora in buone condizioni. Su questo fondo si svolse la Coppa Europa di Atletica Leggera il 23 e 24 giugno di quell’anno.

Le condizioni della pista dopo 13 anni

Passato un altro decennio e oltre, si ripresentavano alcune criticità che non garantivano più il livello prestazionale richiesto, con un manto sportivo profondamente usurato dove in alcuni punti la superficie, oltre a non avere più alcuna risposta elastica, non garantiva neppure una sicura aderenza costituendo un pericolo potenziale per gli utilizzatori.
Si riscontrava una irregolarità nel valore di “riduzione della forza”, che il regolamento definisce quale “interazione dinamica tra l’atleta e la superficie che condiziona la prestazione e la sicurezza dell’atleta stesso”, corrispondente alla capacità della superficie di “assorbire energia”: tale valore dev’essere compreso tra il 35% ed il 50%, mentre l’esecuzione delle prove in sito riscontrava un valore KA intorno al 19%, che inevitabilmente richiedeva una radicale ricostruzione dell’intero anello.
Anche le pedane presentavano irregolarità, come sul piano quotato della lunetta del salto in alto, la zona della partenza in contropendenza in relazione alla quota del cordolo di fondazione della recinzione, la canaletta interna per lo smaltimento delle acque della pista non planare all’anello stesso; l’inadeguatezza normativa della vasca siepi; l’incompletezza della lunetta nord, che era in erba naturale, con le due pedane per il getto del peso ed una per il lancio del disco e martello.

Gli interventi effettuati

Gli interventi progettati avevano l’obiettivo comune di colmare le carenze, al fine sia di rendere la pista a norma secondo quanto prescritto nel Regolamento Nazionale FIDAL, e sia fruibile in modo logico, funzionale e sicuro da parte degli utenti, anche rivedendo completamente il disegno delle pedane e dei tracciati complementari all’anello.
Il manto preesistente usurato è stato quindi asportato, scarificando il primo strato del tappetino di usura sia dell’anello che delle lunette; è stato quindi revisionato completamente l’impianto di smaltimento delle acque meteoriche.
Al fine di raggiungere le quote previste e conformi alle vigenti normative FIDAL – IAAF si è proceduto alla risagomatura dei piani di posa della pista stendendo un nuovo tappetino in conglomerato bituminoso.
Nella lunetta sud è stata realizzata una nuova pedana per il lancio del disco e del martello, oltre a un’area per il salto in alto; nella lunetta nord una nuova appendice/pedana per il lancio del giavellotto, due nuove pedane per getto del peso, in adiacenza al lato corto del campo da calcio, due nuove pedane per il salto con l’asta.
Lungo il rettilineo ovest è stata realizzata la pedana regolamentare per il salto in lungo e triplo bidirezionale con due fosse di caduta; analogo impianto è stato ricostruito sul lato est, in luogo del vecchio rettilineo monodirezionale.


Lungo le fosse di caduta sono state posate delle griglie dissabbiatrici, costituite da separatori tra i lati lunghi delle fosse ed i coincidenti tratti rettilinei dell’anello, utili in quanto impediscono che gli atleti disperdano la sabbia, che danneggia il rivestimento superficiale, sulla pista di atletica vicina quando lasciano la zona destinata al salto; consentono inoltre di recuperare la sabbia stessa dal canale e integrarla nella fossa di caduta.
È stato quindi realizzato un nuovo rettilineo per i 100 metri sul lato est dell’anello della pista, e un nuovo semicerchio con 6 corsie, ognuna di larghezza m 1,22, per l’allenamento degli atleti, nell’area a sud oltre l’anello della pista, in posizione simmetrica rispetto a quello già esistente in zona nord.
La vasca del percorso siepi, infine, è stata adeguata alla recente normativa IAAF.

Il pavimento sportivo

Sulla pista da 400 metri, a 8 corsie, e sulle nuove pedane, è stato quindi realizzato in opera il pavimento sportivo impermeabile, classificato come Impianto A di Fascia 1 (tabella III della Circolare Impianti F.I.D.A.L. 2019), omologato I.A.A.F., conforme alla normativa EN14877 ed alle normative I.A.A.F. e F.I.D.A.L., di spessore minimo mm. 13 per le corsie e mm. 15 per le aree di stress, costante in ogni punto della pavimentazione.
Il sistema prescelto è del tipo multistrato sandwich, con lo strato di base e quello superiore in granuli di EPDM rivestiti. Il materiale è stato scelto per un livello di performance che sia adatto anche alle attività di allenamento piuttosto che alle prestazioni agonistiche estreme, con un maggior grado di elasticità.
Dal punto di vista estetico, ma anche per una ottimale resa visiva e televisiva, si è studiato un abbinamento di colori – tra piste e lunette – che si discostasse dal tradizionale rosso e anche dal blu delle piste più recenti: a fronte di diverse opzioni, la scelta è caduta sulla coppia verde/arancione.

Il manto nella descrizione FIDAL

Seguendo la descrizione per questa tipologia formulata dalla Circolare F.I.D.A.L., la successione degli strati di lavorazione comprende:
1. mano d’attacco in primer poliuretanico per l’ancoraggio al sottofondo bituminoso o cementizio, data a rullo o a spruzzo in ragione di kg./mq 0,15 per asfalto e kg./mq 0,20 per cemento;
2. strato di basdello spessore totale di mm.9, realizzato a freddo per colata di impasto di granuli di gomma EPDM di colore nero ed a curva granulometrica predeterminata in ragione di kg./mq 6,00, e polimero poliuretanico monocomponente come legante in ragione di kg./mq 1,10, confezionato in apposita miscelatrice a dosatura automatica e posto in opera con speciale macchina vibrofinitrice-lisciatrice, con giunti longitudinali realizzati con la tecnica del “fresco su fresco”;
3. strato impermeabilizzante (turapori) in mescola di resina poliuretanica bicomponente colorata e polvere di terpolimero EPDM pure colorata, posta in opera con speciali frattazzi, per una quantità di mescola di kg./mq 1,25;


4. strato superficiale di usura dello spessore totale di mm. 4, costituito da colata autolivellante in resina poliuretanica bicomponente colorata, in ragione di kg./mq 2,10, posta in opera con rabbielli dentati e successiva semina manuale o meccanica di granuli di terpolimero (EPDM) pure colorati, di granulometria mm. 1,00/3,50, in ragione di kg./mq 4,00 eseguita sullo strato di resina bicomponente non ancora catalizzata per ottenere il parziale inglobamento nella stessa;
5. aspirazione meccanica dei granuli in eccesso non perfettamente legati, in maniera da formare un tappeto continuo ad alta resistenza ai raggi u.v., agli agenti atmosferici ed all’azione meccanica delle scarpette chiodate, antisdrucciolo, antiriflesso.
Il tutto realizzato per uno spessore totale del manto finito di mm. 13 (9+4), ed avente caratteristiche fisico-meccaniche secondo Regolamento Tecnico FIDAL/IAAF.

Il campo da calcio

Il campo da calcio a undici in erba naturale, presente all’interno dell’anello, è stato sbancato realizzando un nuovo sistema di drenaggio e un impianto di irrigazione automatica completo.
Il nuovo sottofondo è costituito da uno strato di pietrisco dello spessore di 10 cm, seguito da un miscuglio di sabbia silicea al 90% con torba e compost per uno spessore di 30 cm.
Il tappeto erboso in zolla, per inerbimento a pronto effetto, occupa uno spessore di ulteriori 5 cm.
Tutti gli impianti – di calcio e di atletica – sono dotati delle attrezzature sportive regolamentari, che al momento del servizio fotografico non erano state ancora installate.