Terme di Merano (Bolzano): il nuovo biolago

All’interno del parco di cinque ettari con piscine di diverse tipologie e dimensioni, le Terme di Merano aprono quest’anno la stagione con una piscina naturale che non necessita di alcun prodotto chimico.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 352
(foto ©KOTTERSTEGER)

Terme Merano è la prima struttura termale al mondo a ricevere il rinomato marchio di sostenibilità EarthCheck, assegnato lo scorso giugno. L’impatto sull’ambiente diventa così criterio fondamentale per guidare tutte le decisioni, risorse e investimenti. Attraverso il processo di certificazione, Terme Merano ha implementato gli strumenti giusti per allineare la gestione dell’infrastruttura in termini di impatto ambientale, conservazione delle risorse e consapevolezza degli investimenti.

Il più visibile fra tutti è sicuramente il nuovo Bio Nature Pool, un lago balneabile naturale che non necessita di alcun prodotto chimico.

Il Bio Nature Pool è stato ricavato nel bacino delle ninfee, sottraendo a questo una superficie di quasi 1.200 mq, balneabile, con profondità da 1,40 a 2 metri. La parte rimanente conserva la destinazione non balneabile dedicata alle ninfee, che costituiscono un punto di attrazione centrale del Parco termale, mantenendo un sistema idrico separato e indipendente.

Un elaborato sistema di filtraggio garantisce un’acqua sempre cristallina e completamente naturale, a vantaggio dell’ambiente, ma anche della pelle dei bagnanti. L’acqua dolce è completamente inodore, senza disinfettanti e per questo adatta anche a chi soffre di allergie, mentre gli ampi gradini consentono a chiunque un facile accesso.

Le due vasche di filtraggio biologico, nelle quali l’acqua scorre costantemente, sono riempite con ghiaia calcarea con funzione filtrante, rimuovendo tutti i nutrienti dall’acqua che rimane biologicamente stabile e naturalmente pulita.

Per garantire l’ecosistema acquatico, inoltre, sono state posizionate ai margini del laghetto quasi 6.000 piante ripariali, che evitano che i nutrienti entrino nell’acqua. Per questo l’acqua del Bio Nature Pool non deve mai essere cambiata, ma eventualmente solo aggiunta per compensare la normale evaporazione, il che assicura il minimo spreco.

Nell’ottica green e sostenibile che contraddistingue la filosofia del centro termale, il Bio Nature Pool non è riscaldato artificialmente, bensì dal sole. Il sistema di filtraggio infatti, che funziona 24 ore al giorno, è alimentato dai pannelli solari che forniscono l’elettricità.

Un nuovo impianto fotovoltaico di 90 moduli è stato installato sul tetto delle Terme Merano (foto a sinistra), utilizzando le superfici non vetrate disponibili e assicurando così un risparmio sull’energia elettrica e sul riscaldamento dei locali.

Il principio di funzionamento

Il principio del trattamento biologico dell’acqua in una piscina naturale si basa sulla coltivazione mirata del biofilm su un materiale filtrante. Il biofilm è una comunità di alghe, microrganismi, funghi e batteri che, attraverso la loro crescita, rimuovono i nutrienti dall’acqua. Questi nutrienti entrano nell’acqua attraverso la balneazione e gli apporti superficiali (ad esempio, la deriva dei pollini). Senza il trattamento biologico dell’acqua, questi apporti porterebbero alla formazione di alghe e quindi alla torbidità dell’acqua (soprattutto con la presenza di fosfati).

Schema delle vasche: 1 – Piscina esistente; 2 – Nuovo laghetto di ninfee; 3 – Vasche di filtraggio; 4 – Area nuoto biopiscina; 5 – Laghetto preesistente. A destra, vista dall’alto durante i lavori.

Il sistema di filtraggio contiene materiali filtranti speciali (ghiaia calcarea certificata), esposti a un flusso d’acqua costante e uniforme, che porta alla formazione di un biofilm sulla superficie del materiale filtrante. Questo rimuove tutti i nutrienti dall’acqua, rendendola biologicamente stabile e naturalmente pulita. In condizioni normali non è possibile uno sviluppo massiccio di alghe, plancton o batteri nella piscina. La conservazione o la disinfezione non sono quindi né necessarie né desiderabili.

Il biofilm viene sottoposto a un controlavaggio due volte l’anno (o più spesso, se necessario) mediante un lavaggio ad aria compressa, in modo che il filtro raggiunga nuovamente la sua massima efficienza e le sostanze nutritive immagazzinate vengano eliminate in modo permanente dal sistema. L’aria compressa viene pompata nel filtro, strappando il biofilm dal materiale filtrante, che si dissolve. Il biofilm disciolto viene rimosso pompando o svuotando l’acqua del filtro. Grazie a questo processo, il materiale filtrante può essere utilizzato praticamente all’infinito e non deve mai essere sostituito.

L’acqua di una piscina naturale non deve mai essere cambiata. Poiché l’acqua è costantemente povera di sostanze nutritive, sarebbe addirittura controproducente. Viene reintegrata solo per compensare l’evaporazione o la perdita d’acqua causata dalla balneazione.

L’idraulica di una piscina naturale funziona con alti tassi di circolazione (240.000 litri/h nel progetto delle Terme di Merano), ma con una bassa pressione. Poiché si tratta di un sistema a nutrizione limitata, il bilanciamento dei nutrienti avviene in tutte le aree della piscina attraverso la pressione osmotica naturale. A differenza di una piscina chimica, il disinfettante non deve essere distribuito nel modo più uniforme possibile e con un grande apporto di pressione/energia. Nel progetto Merano vengono utilizzate in totale 10 pompe, ciascuna con una potenza massima di 440 watt.

In una piscina naturale, il sistema rinuncia completamente all’uso di disinfettanti. L’acqua risulta quindi morbida e vellutata sulla pelle. Non ci sono reazioni allergiche o odori sgradevoli.

Fasi di realizzazione delle vasche filtranti.

Il filtro highFLOW 

Le biopiscine Platter Biopools dispongono di 3 diversi tipi di filtri a seconda delle dimensioni, della forma e delle richieste della clientela: Il filtro FlowBlow è un filtro in ghiaia a flusso verticale; Il reattore a letto flottante è una zona filtrante preinstallata con soli 2m² di superficie, tramite la quale possono essere depurati fino a 40m³ di acqua.

Il filtro highFLOW, adottato alle terme di Merano, è caratterizzato da un flusso orizzontale e veloce. Raggiunge in modo affidabile i tassi di degradazione più elevati ed è quindi ideale per i sistemi più grandi.

L’acqua viene aspirata da uno o più skimmer. Le pompe necessarie si trovano nel bacino del filtro e aspirano l’acqua all’interno e attraverso l’area del filtro. Il materiale filtrante (ghiaia calcarea) viene lavato 24 ore su 24 in modo che sulla sua superficie si formi un biofilm. L’acqua viene restituita all’area di balneazione attraverso l’uscita della pompa come linea di pressione.

Legenda schema filtrante: 1 – Tracimazione; 2 – Piante acquatiche in idroponica; 3 – Livello della ghiaia sempre superiore al livello massimo dell’acqua; 4 – Pannelli grigliati; 5 – Connettore; 6 – Set di drenaggio; 7 – Pompa skimmer; 8 – Set di collegamento del tubo dell’aria; 9 – Passaggio a parete; 10 – Set di scarico; 11 – Tubi aria; 12 – Ghiaia filtrante 16/22 > 1mc/10mc d’acqua.

La piscina naturale delle Terme Merano è conforme alla norma austriaca L 1128 (Stagni balneabili e Piscine naturali – Requisiti per la progettazione, costruzione, gestione e ristrutturazione. Ed. 2015). Il Bio Nature Pool è stato realizzato insieme all’azienda Platter Biopools di Appiano (Bz).