Taranto 2026: cosa si riesce a fare (dopo 4 anni e mezzo dall’assegnazione dei Giochi)

Procedure di emergenza, come in altre analoghe occasioni, sono in corso di adozione per poter arrivare alla data dei Giochi del Mediterraneo senza fare (troppe) brutte figure. Ecco le ultime notizie.

Panorama di Taranto (Artfilmphoto/Shutterstock)

Se siamo preoccupati per gli impianti che dovranno garantire le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina, cosa dovremmo dire dei Giochi del Mediterraneo che nello stesso 2026 si terranno a Taranto e dintorni?

Le ultime notizie dai Palazzi dicono che entro gennaio il Governo dovrebbe emanare i decreti attuativi che consentiranno di distribuire le risorse ai 23 Comuni che devono adattare o realizzare ex-novo gli impianti sportivi per le gare o gli allenamenti.

I Giochi si svolgeranno dal 21 agosto al 3 settembre 2026 (spostati in avanti di oltre due mesi rispetto alla data programmata, per non sovrapporsi ai Mondiali di Calcio previsti in giugno in Nord America).

Mancano dunque 2 anni e mezzo per realizzare le opere.

Ma ricordiamo che l’assegnazione a Taranto è avvenuta nell’agosto 2019! Negli ultimi quattro anni e mezzo cosa è stato fatto?

Praticamente niente, e non addentriamoci nei litigi tra sindaci, presidenti, titolari vari, terminati nel Commissariamento del Comitato organizzatore. Per di più, il masterplan redatto per il dossier di candidatura individuava un fabbisogno di 296 milioni, di cui 200 a carico dello Stato, 50 della Regione Puglia, 38 dei Comuni interessati e 8 per gli impianti privati: il Governo ne ha invece stanziati 150 nel 2022, ma non li ha tuttora erogati.

Sicché si parte praticamente ora.

Fra gli impianti più importanti, lo Stadio del nuoto, di cui abbiamo parlato in queste pagine, l’unico la cui attuazione sarà gestita direttamente al Comune di Taranto che affiderà l’esecutivo agli stessi MDU architetti che hanno vinto il concorso di idee: ma il tempo stringe, e quindi si pensa già di realizzare l’opera per fasi: saranno ultimate e collaudate le due vasche necessarie per i Giochi, mentre per la copertura, la climatizzazione e le opere accessorie si vedrà in seguito…

Gli altri impianti di rilievo previsti per Taranto saranno invece progettati e realizzati a cura di Sport e Salute in modalità emergenza, ossia con affidamento senza gara: si tratta della ristrutturazione dello Stadio Iacovone (abbandonata l’idea di realizzarne uno nuovo: vedi la proposta di Gau Arena), e del PalaRicciardi, polivalente indoor. Anche per lo Stadio si prevede però che il completamento possa essere rimandato a dopo i Giochi.

E così, anche se alla fine i Giochi in qualche modi si faranno – come a Cortina –  aggiungiamo un’altra sconfitta alla nostra capacità di organizzare seriamente i Grandi Eventi.